Conte, 10 mesi: assolto Bonucci?
Calcioscommesse: le sentenze in arrivo giovedì, immediatamente esecutive.
Il tecnico della Juventus fuori tutta la stagione senza sconto (o assoluzione) in appello.
Contraddizioni nel racconto del pentito: la Disciplinare pronta a prosciogliere il difensore bianconero da ogni accusa.
(Corriere dello Sport)
Prosciglimento possibile: scricchiola la credibilità di Andrea Masiello.
Verdetto tra due giorni: Bonucci e Pepe sperano.
Ancora 48 ore e, giovedì mattina, la Commissione disciplinare emetterà le proprie sentenze di primo grado sul processo scommesse con al centro gli atti d’inchiesta delle procure della Repubblica di Cremona e Bari. Il lavoro dei cinque giudici federali potrebbe lasciare spazio a sorprese, addirittura a colpi di scena: alcune delle richieste di pena avanzate dal pm del pallone Stefano Palazzi rischiano di essere cancellate. Il più grande punto interrogativo, infatti, ruota attorno alla credibilità di uno dei pentiti dello scandalo, quell’Andrea Masiello che ha strattonato dentro al processo, fra gli altri, Leonardo Bonucci e Simone Pepe.
Per Bonucci, Palazzi ha chiesto tre anni e sei mesi di squalifica; per Pepe un anno, ma il destino del difensore e del centrocampista appare tutt’altro che segnato: la difesa degli avvocati Chiappero e Bianchi ha messo in evidenza molti punti di debolezza del teorema accusatorio della procura e non sarebbe per niente sorprendente leggere dalle motivazioni della Disciplinare attese fra poche ore addirittura il perché di un proscioglimento dei due calciatori, a dibattimento per la sfida Udinese-Bari del 9 maggio del 2010.
La credibilità di Andrea Masiello scricchiola, dunque. E sembra farlo anche nelle riflessioni che la Disciplinare sta per ultimare: se davvero fosse così anche tesserati come il granata Giuseppe Vives (a processo per Bari-Lecce del 15 maggio 2011) potrebbero sperare in una conclusione senza conseguenze del procedimento a loro carico e che ha proprio nell’accuse di Masiello la sua ragione.
Il conto alla rovescia è cominciato. Giovedì i cinque membri della corte faranno conoscere le loro decisione: se Bonucci e Pepe hanno motivi per sperare, diversa appare la posizione del tecnico Antonio Conte: per l’ex allenatore del Siena, a processo per doppia omessa denuncia nel periodo in cui lavorava nel club toscano, l’orientamento della Disciplinare è quello di arrivare a una squalifica in primo grado di dieci mesi. Dopo Ferragosto spazio al procedimento d’appello, a settembre la possibilità per le difese di presentare un ulteriore, e ultimo, ricorso al Tnas, il Tribunale arbitrale per lo sport presso il Coni.