Napoli, Conte è il primo tifoso: dalle difficoltà all'ambientamento, tra debito e visita al murale di Maradona
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PRIMO TIFOSO - Di contatti diretti con il pubblico ne ha avuti, eccome. Fin da quando ha messo piede a Napoli per la prima volta. Poi l'arrivo a Dimaro, dove è venuta fuori una frase forte, che i tifosi chiaramente non possono dimenticare tanto facilmente. Sia quelli napoletani che quelli juventini. Perché i sostenitori azzurri in Trentino gli chiedevano di cantare e saltare con loro al coro "Chi non salta juventino è". Conte ha poi deciso di prendere la situazione in mano dicendo chiaramente che non avrebbe assecondato la cosa, rispettando anche il suo passato, ma allo stesso tempo con grande decisione e tra la gioia del pubblico presente tirava fuori un "Sono il primo tifoso del Napoli".
DEBITO E AFFIATAMENTO - Già dal primo giorno, dalla conferenza stampa di presentazione, ha parlato di una sorta di debito che ha lui nei confronti dei tifosi del Napoli. Avendo ricevuto tantissimo affetto senza ancora aver dato nulla. Un passaggio particolare c'è stato nel momento in cui dalle prime dichiarazioni ufficiali parlava già usando il "noi", in riferimento anche al passato. Come se Conte avesse fatto parte dell'ultima stagione del Napoli, come se fosse già dentro la squadra e non gli andasse bene ciò che era stato vissuto. Ha saputo calarsi nella parte, qualche intoppo c'è stato nel momento dell'esordio e delle parole in occasione di quella vigilia. Un po' di nervosismo dettato dal momento e scetticismo che lontanamente si percepiva. Ma è bastato qualche giorno ed è venuta fuori tutta la sua carica, trasmessa in conferenza stampa, ai giocatori, ai tifosi e in campo. Risultato: due vittorie su due per il Napoli e finalmente la capacità di reagire, cosa che serviva da tanto tempo. Anche se sicuramente non sarà ancora soddisfatto e sarà consapevole del fatto che il percorso è e resta molto lungo con dei traguardi tutti da raggiungere.
STABILITÀ - Il primo periodo è sempre di assestamento, sia per quanto riguarda gli eventi sportivi che l'inserimento personale. La fase iniziale è stata un'immersione totale nei ritmi forsennati che lo hanno visto coinvolto. Ora Conte è pronto per trovare la sua stabilità, sotto l'aspetto tecnico e familiare. Moglie e figlia hanno girato la città già dal loro arrivo a giugno e nella lunga analisi hanno trovato casa in un noto parco nei pressi di Via Tasso, dove negli anni hanno già vissuto calciatori e allenatori passati per Napoli. Panorama mozzafiato, centro della città a due passi e la tangenziale ravvicinata per raggiungere il centro sportivo, riducendo al minimo i problemi del traffico. L'ambientamento è in fase avanzata, ora è tempo di sistemarsi, è tempo di sistemare il suo Napoli e riportarlo dove tutti se lo aspettano, in Champions League.
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