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    Conte apre al ritorno: chi può prenderlo in Serie A

    Conte apre al ritorno: chi può prenderlo in Serie A

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    "Cerco di vivere il presente, son successe tante cose. Ma sapete che da italiano ed ex ct della Nazionale l'Italia è nel mio cuore e non ci sarà problema tornare un giorno". Un'apertura netta quella di Antonio Conte, che dopo la sconfitta con il Milan a San Siro nell'andata degli ottavi di Champions League non ha risparmiato un'ammissione su quelle che possono essere le prospettive sul proprio futuro. Oggi c'è il Tottenham, domani chissà. Parole che arrivano sulla scia delle tante dichiarazioni, soprattutto quelle di gennaio in cui l'ex allenatore di Juventus e Inter ammetteva di sentire la mancanza della famiglia, rimasta in Italia, spalancando la porta a un ritorno in patria per avvicinarsi ai propri cari. Le frasi della notte europea riaccendono l'argomento, ma l'addio al Tottenham per il ritorno in Italia è realmente possibile?

    LA SUGGESTIONE JUVE - Il primo pensiero va inevitabilmente alla Juventus, là dove Conte è diventato grande. I bianconeri hanno sempre un posto speciale nel cuore di Antonio e, nonostante il passaggio alla guida dei 'nemici' interisti, Conte resta un nome particolarmente caro alla Vecchia Signora. Non sorprende quindi che il ritorno a Torino sia stata la prima lampadina ad accendersi già lo scorso autunno con il manifestarsi dei primi malumori a Londra, ma ad oggi resta una suggestione. Al netto di quelle che saranno le sorti del progetto in relazione alle vicende giudiziarie che vedono coinvolta la società bianconera, tra la Juve e Conte c'è sempre un enorme ostacolo chiamato Massimiliano Allegri, la cui panchina si è rinsaldata nel corso delle settimane e, particolarmente, dopo i 15 punti di penalizzazione inflitti al club. Max è diventato una sorta di condottiero, uno scudo per la squadra, e il suo ricco contratto fino al 2025 rende estremamente complicato pensare a una separazione in estate. Dovrebbe fare un passo indietro lo stesso Allegri, altrimenti la Juve si ritroverebbe a libro paga due stipendi estremamente costosi solo per la panchina.

    QUANTI OSTACOLI - Questione stipendio che diventa un freno importante parlando anche delle altre ipotesi in Serie A. Sono 17 i milioni di euro netti percepiti da Conte al Tottenham e con il ritorno in Italia non si potrebbe usufruire neanche dei benefici del Decreto Crescita, avendo trascorso meno di 24 mesi fuori dal Paese. Una cifra insostenibile, dunque per poter rendere possibile il rientro in patria sarebbe necessaria una rinuncia a parte dell'ingaggio. Questo da solo tuttavia potrebbe anche non bastare per riaprire, ad esempio, la pista Roma qualora dovesse concretizzarsi la separazione con José Mourinho. Qui torna in gioco il tema delle ambizioni tradotte sul mercato, perché i capitolini devono comunque muoversi nei limiti dell'accordo con la UEFA per il Fair Play Finanziario e questo rende meno appetibile l'opzione. Difficilmente percorribile anche un Inter-bis, dal punto di vista di progettualità il Milan sembrerebbe prestarsi maggiormente alle idee di Conte - e in questo senso sono stati letti i complimenti al pubblico e all'ambiente rossonero -, ma anche in questo caso costi per lo stipendio e oculatezza negli investimenti con un occhio di riguardo ai giovani possono costituire un freno. Senza dimenticare, comunque, la fiducia ribadita dal management a Stefano Pioli, al lavoro per garantirsi attraverso i risultati la conferma alla guida del Diavolo.

    INCOGNITA SPURS - Tanti ostacoli quindi sulla strada del possibile ritorno in Italia. C'è poi un'altra incognita che non riguarda direttamente il mercato italiano, ma il progetto Spurs. Negli scorsi mesi Conte ha criticato a più riprese le mosse della dirigenza sul mercato, insufficienti rispetto alle sue ambizioni di competere seriamente per il titolo, ma le ultime novità sul futuro societario possono rimescolare tutte le carte in tavola. Il Financial Times ha lanciato un'indiscrezione clamorosa, il magnate iraniano-americano Jahm Najafi, già azionista di minoranza della franchigia NBA dei Phoenix Suns, starebbe preparando un'offerta da circa 4,25 miliardi di euro per acquistare il Tottenham. Andasse in porto l'affare, questo cambierebbe completamente le prospettive del club londinese, con i tifosi che sognano anche un Chelsea-bis. Una rivoluzione che potrebbe anche cambiare i piani di Conte, rimandando anche il sogno del ritorno in Italia, oggi comunque complicato.

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