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    Ecco perché Conte preferisce la novità Roma al ritorno alla Juve

    Ecco perché Conte preferisce la novità Roma al ritorno alla Juve

    • Daniele Longo
    Il futuro di Antonio Conte non sarà più alla guida della Nazionale Italiana. Una scelta che, secondo quanto ci risulta, è stata già presa, salvo improvvisi colpi di scena. Conte ama le sfide che lo impegnano quoiìtidianamente, il poter lavorare a stretto contatto con il suo gruppo. Emozioni che la Nazionale, nonostante il massimo impengno profuso, non riesce a dargli. Nonostante la proposta pervenutagli da Tavecchio, Conte ad aprile comunicherà alla Federazione la sua decisione. Da quel momento tornerà sul mercato degli allenatori: un profilo perfetto per la Roma che ha bisogno di un tecnico capace di catalizzare le attenzioni su se stesso, in modo da isolare la squadra dalle pressioni ambientali e mediatiche. La strada tracciata porta direttamente alla Roma: Conte è stuzzicato da questa ipotesi, nonostante le lusinghe del Milan e i rumours sulla Juventus. C'è un'apertura, netta, decisa: resta da aspettare il normale corso degli eventi, solo un finale di campionato super potrebbe salvare il barcollante Garcia. Una scelta che sicuramente farà discutere i suoi vecchi tifosi della Juventus che, in fin dei conti, un pensiero al ritorno di Conte lo stanno facendo. Andiamo ad analizzare quali sono i fattori che potrebbero avvicinare o allontanare Conte alla panchina della Juventus.

    RAPPORTO CON IL CLUB - Un eventuale ritorno di Conte allo Juventus Stadium avrebbe uno sponsor d'eccezione: Pavel Nedved. I rapporti tra il vice-Presidente bianconero e il c.t azzurro sono rimasti ottimi: Conte rappresenta  il DNA della Juventus e di questo Nedved ne è consapevole. Dello stesso avviso anche Andrea Agnelli e Giuseppe Marotta con i quali, però,  sono sorti diversi attriti nell'ultimo anno e mezzo: dalle vecchie diverse vedute sul mercato alle convocazioni sgradite in Nazionale dei vari Barzagli e Chiellini. Il rischio è quello di mettere la polvere sotto al tappeto.

    RAPPORTO CON LA SQUADRA - Conte è un tecnico che ama vincere e, sopratutto, le sfide. Una sarebbe sicuramente quella di cercare di fare meglio del suo successore, quel Massimiliano Allegri capace di sedersi al ristorante da cento euro con sole dieci euro in tasca. Migliorare quindi una macchina che viaggia a velocità sostenuta da diversi anni, anche per merito suo. Il rischio più grande sarebbe quello che questa minestra riscaldata possa rimanere indigesta: in quanti nel gruppo Juve vorrebbero tornare ai vecchi concetti del tecnico salentino?

    RAPPORTO CON I TIFOSI - Antonio Conte aveva raggiunto il punto massimo nell'empatia con il mondo Juve. I tifosi lo adoravano e vedevano in lui il vero top-player della rinascita. Il ritornello che ha accompagnato i successi di Allegri nella passata stagione recitava più o meno in questo modo: 'Bravo gestore che sta sfruttando il lavoro di Conte'. Allegri ha raggiunto la finale di Champions League e per molti ha una dimensione europea più definita rispetto al suo predecessore. Il rischio, per Conte, sarebbe quello di appannare quella immagine juventina di vincente. Diverse sono le controindicazioni che ci portano a pensare ad una scelta orientata verso una sfida tutta nuova, in grado di risvegliare quella voglia di vincere e di rilanciare, un'altra volta, un club ambizioso ma in difficoltà.

     

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