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Attacco Inter: tutte le mosse di mercato
CHI PARTE - Tra gennaio e giugno, il reparto offensivo potrebbero essere oggetto di alcune partenze. La giovane punta Manaj può partire già nell'immediato, alla ricerca di un club in grado di garantirgli maggiore spazio: le idee portano all'Empoli e al Genoa con il Frosinone che sembra aver virato su altri obiettivi. Jonathan Biabiany piace molto al tecnico Roberto Donadoni e al suo Bologna, che ne ha potuto saggiare le qualità nella comune esperienza al Parma. Difficile una sua partenza a gennaio: uno scenario che potrebbe prendere quota solo ed esclusivamente in caso di arrivo anticipato di un esterno offensivo. Attenzione alla situazione relativa a Mauro Icardi: notizia di qualche giorno fa dell'interessamento concreto dell'Atletico Madrid. Icardi è un chiodo fisso nella mente di Simeone che lo reputa perfetto per il suo credo tattico. La sensazione è che uno tra Icardi e Jovetic sia di troppo, data la difficile coesistenza manifestata in questo avvio di campionato. Non farà in tempo a mettere piede alla Pinetina che sarà di nuovo in partenza Jonathan Calleri: il giovane talento argentino non può essere utilizzato in quanto extracomunitario e il club nerazzurro ha tutti gli slot occupati. Bologna in pole per il prestito ma resiste l'alternativa Chievo Verona.
CHI RESTA - Chi è ormai certo di restare alla corte di Roberto Mancini è Rodrigo Palacio: a giorni arriverà l'annuncio ufficiale del rinnovo fino al 2017. Un segnale importante di riconoscenza nei confronti di un elemento importante in termini di esperienza per il gruppo. Adem Ljajic ha convinto Roberto Mancini e l'Inter si sta già muovendo con la Roma per il riscatto del nazionale serbo. Ausilio può giocarsi la carta Juan Jesus, magari già a gennaio e mettendosi al riparo da possibili inserimenti di altri club su Ljajic. Anche Perisic, nonostante un avvio tra alti e bassi, dovrebbe far parte della rosa dell'Inter nel prossimo anno: il club sa di aver fatto un investimento importante sull'ex Wolfsburg e un periodo di ambientamento alla nuova realtà era già stato preventivato.
Daniele Longo