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    Juventus: Conte e Bonucci deferiti

    Juventus: Conte e Bonucci deferiti

    ULTIMA ORA: l'allenatore della Juventus, Antonio Conte è stato deferito per omessa denuncia (per le partite del campionato di serie B 2011 Novara-Siena e Albinoleffe-Siena) dalla procura Figc e andrà a processo sportivo per il calcioscommesse.

    Stessa sorte per i calciatori Simone Pepe e Marco Di Vaio, mentre si aggravano le posizioni di Leonardo Bonucci, Daniele Portanova e Andrea Masiello, tutti indagati per illecito sportivo.

    Per quanto riguarda le società, Lecce e Grosseto sono state deferite per resposabilità diretta e rischiano la retrocessione dalla serie B in Lega Pro. Deferite per responsabilità oggettiva Ancona, Siena, Novara, Torino, Varese, Albinoleffe, Bari, Udinese, Portogruaro, Sampdoria e Bologna.

    Prosciolto invece il Pescara e l'attuale presidente Daniele Sebastiani, ascoltato in Federcalcio, così come l'ex direttore sportivo Lucchesi, in relazione alla partita Pescara-AlbinoLeffe del febbraio 2011.

    RASSEGNA STAMPA:
    Scommessopoli, ci sarà anche Conte tra i deferiti.
    Il tecnico della Juventus rischia di saltare la trasferta in terra cinese se verrà chiamato al processo.
    (Corriere dello Sport)

    L'unico dubbio la motivazione: illecito oppure omessa denuncia.
    Conte, oggi arriva il deferimento.
    Figc pronta a rendere pubblica la lista dei 50 soggetti che subiranno il processo sportivo.
    (Corriere della Sera)


    Il tecnico rischia: tra le ipotesi c'è anche l'illecito. La difesa si prepara già al processo. Pepe e Bonucci rischiano lo stop per omessa denuncia.

    Scommesse, il giorno dei deferimenti Juve in ansia per la posizione di Conte.
    Le ultime, delicate, riflessioni. Poi la firma e la consegna degli atti in segreteria per la spedizione: il pool del pm del pallone Stefano Palazzi ha terminato ieri il suo lavoro e, adesso, la palla avvelenata passa alle difese. Il segnale è chiaro: anche per il secondo processo sul calcioscommesse di questa estate l’accusa presenterà un conto molto pesante in fatto di capi di imputazione e di richieste di pena. Mano dura, durissima, dunque. Per tutti i deferiti circa cinquanta - e per le società chiamate a processo per responsabilità diretta o oggettiva (almeno otto).

    Palazzi si prepara al dibattimento, il calcio ad andare incontro a nuove vittime illustri. A tremare ci sono club come il Siena, il Lecce, il Grosseto e il Bari, squadre che rischiano addirittura il duro fardello di un salto all’indietro di categoria. Ma, a trattenere il fiato, c’è anche, fra gli altri, Antonio Conte, il tecnico della Juventus campione d’Italia. Gli inquirenti federali hanno dedicato alla posizione dell’allenatore bianconero, all’epoca dei fatti contestati sulla panchina del Siena, gli ultimi due giorni di lavoro prima della stesura dei deferimenti, i rinvii a giudizio della giustizia sportiva, che verranno ufficializzati oggi. La difesa di Conte, gli avvocati che lo hanno accompagnato due settimane fa all’interrogatorio in via Po a Roma, hanno ricevuto dalla procura messaggi negativi tanto che le loro attenzioni si sono già rivolte al dibattimento che comincerà fra una settimana: il silenzio negli uffici federali è stato assordante come mai in precedenza vista la delicatezza dei protagonisti al centro dello scandalo scommesse (la premura degli uomini di Palazzi è stata quella di evitare fughe di notizie fino alla consegna degli atti), ma sempre più forte è la sensazione dell’inevitabilità del processo per il tecnico della Juve. Conte, in aula, potrebbe addirittura entrare accompagnato dall’accusa più pesante, quella di illecito sportivo che complicherebbe anche l’eventuale patteggiamento: infatti per ottenere una riduzione sostanziale di pena in questi casi occorre una collaborazione totale. Sullo sfondo resta il capo di imputazione più leggero, l’omessa denuncia - tre o quattro mesi di squalifica con il patteggiamento - per una delle due partite per le quali Conte è finito nel cuore dell’inchiesta dopo le rivelazioni del pentito Filippo Carobbio. Ma l’incubo peggiore sarebbe il processo con una doppia accusa: illecito per Novara-Siena, omessa denuncia per AlbinoLeffe-Siena.

    Le riflessioni di Palazzi, oggi, saranno note dopo quasi tre mesi di interrogatori sul filone di Cremona (solo a settembre verranno esaminate le posizioni di Lazio e Genoa) e su quello di Bari. Quest’ultima inchiesta ha portato nel mirino degli inquirenti della Figc, fra le altre, anche la partita Udinese-Bari del 9 maggio del 2010, sfida terminata 3 a 3 e per uno dei pentiti dello scandalo, l’ex difensore barese Andrea Masiello, truccata. Masiello, nei suoi verbali, ha tirato in ballo anche i due giocatori della Juve, Simone Pepe e Leonardo Bonucci, rispettivamente ex attaccante dell’Udinese ed ex tesserato del Bari: entrambi potrebbero finire a processo per omessa denuncia in quanto avrebbero saputo, per l’accusa, della combine senza denunciare i colpevoli alla procura sportiva della Figc.

    I deferimenti di Palazzi potrebbero colpire anche i giocatori del Bologna per la sfida fra gli emiliani e il Bari, ma anche allenatori come Bortolo Mutti, all’epoca dei fatti alla guida del club pugliese. Rischiano il processo anche il centrocampista del Toro, Giuseppe Vives, e i difensori granata Salvatore Masiello ed Alessandro Parisi.


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