Calciomercato.com

  • Getty Images
    Confermati quattro anni e otto mesi allo stalker di Quagliarella

    Confermati quattro anni e otto mesi allo stalker di Quagliarella

    • Lorenzo Montaldo
    La ormai tristemente nota vicenda dello stalker di Fabio Quagliarella è giunta ai titoli di coda, e ieri è stata posata un'altra pietra che suggella la chiusura di una storia brutta e dolorosa per il capitano della Sampdoria.  A rivelare la vicenda dopo anni di silenzio era stato proprio il numero 27 doriano il 19 febbraio 2017, in lacrime dopo il gol che aveva regalato il pareggio ai blucerchiati contro il Cagliari: "Si trattava di un poliziotto che mi ha fatto vivere un vero inferno. Sono state dette tante cattiverie sul mio passaggio dal Napoli alla Juventus, si è parlato di camorra, pedofilia, calcioscommesse... Tutto falso, il motivo del mio passaggio in bianconero è dipeso solo da questo stalker" aveva dichiarato il capitano doriano.

    Una sofferenza quella di Quagliarella durata anni: "E' stato pesantissimo vivere con questo tormento per tanti anni. Stavo benissimo lì, ero a casa, ma sono stato condizionato da una vicenda che si è trasformata in un incubo, non lo auguro a nessuno, non potevo uscire di casa, io e tutta la mia famiglia. Non poter uscire di casa e sentirsi minacciato che da un momento all’altro potesse succedere qualcosa, a me, alla mia famiglia, ai miei nipoti, ai miei fratelli, è stato devastante sentire tante cattiverie dette dopo il mio passaggio alla Juve". 

    Oggi, a distanza di anni, Quagliarella è rinato. Con la Samp sta continuando ad esprimersi ad altissimi livelli, anzi, nello scorso campionato ha vissuto per distacco la sua miglior stagione in termini realizzativi. Il pubblico di Napoli e quello bianconero hanno compreso la vicenda, tributandogli grande affetto, e nel frattempo la Corte d'Appello ieri ha confermato la condanna in primo grado a quattro anni e otto mesi al suo stalker, un agente della polizia postale. Al centro della vicenda anche 20 lettere diffamatorie inviate al Napoli e pure alla famiglia del giocatore, che non era stata risparmiata dalle minacce.

    Altre Notizie