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Confermati quattro anni e otto mesi allo stalker di Quagliarella
Una sofferenza quella di Quagliarella durata anni: "E' stato pesantissimo vivere con questo tormento per tanti anni. Stavo benissimo lì, ero a casa, ma sono stato condizionato da una vicenda che si è trasformata in un incubo, non lo auguro a nessuno, non potevo uscire di casa, io e tutta la mia famiglia. Non poter uscire di casa e sentirsi minacciato che da un momento all’altro potesse succedere qualcosa, a me, alla mia famiglia, ai miei nipoti, ai miei fratelli, è stato devastante sentire tante cattiverie dette dopo il mio passaggio alla Juve".
Oggi, a distanza di anni, Quagliarella è rinato. Con la Samp sta continuando ad esprimersi ad altissimi livelli, anzi, nello scorso campionato ha vissuto per distacco la sua miglior stagione in termini realizzativi. Il pubblico di Napoli e quello bianconero hanno compreso la vicenda, tributandogli grande affetto, e nel frattempo la Corte d'Appello ieri ha confermato la condanna in primo grado a quattro anni e otto mesi al suo stalker, un agente della polizia postale. Al centro della vicenda anche 20 lettere diffamatorie inviate al Napoli e pure alla famiglia del giocatore, che non era stata risparmiata dalle minacce.