Varane ha deciso: si ritira dal calcio, ma resterà a Como. "Non ho rimpianti"
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Nell'ultimo anno, Varane ha subito due infortuni importanti: al Manchester United è rimasto ai box per quasi due mesi alla fine della stagione per un infortunio muscolare e poche settimane dopo, quando era già al Como, è stato il ginocchio a fermarlo. Classe 1993, Varane aveva firmato un contratto biennale fino al 30 giugno 2026 con l'opzione per una stagione in più. A questo punto, è sempre più probabile una rescissione consensuale dell'accordo con il club comasco.
CARRIERA - Durante la sue avventure professionali, Varane ha disputato 573 partite, realizzando 26 reti e mettendo a referto 8 assist. Ha vinto 3 campionati spagnoli con il Real Madrid, 3 Supercoppe, 1 Copa del Rey, 4 Champions League, 2 Supercoppe europee, 4 Mondiali per Club, mentre con il Manchester United 1 FA Cup, 1 Carabao Cup, più 1 Nations League e 1 Mondiale con la maglia della Nazionale della Francia.
LE PAROLE - "Si dice che tutte le cose belle debbano finire.
Nella mia carriera ho affrontato molte sfide, ho raccolto un'occasione dopo l'altra e quasi tutte dovevano essere impossibili. Emozioni incredibili, momenti speciali e ricordi che dureranno per tutta la vita. Riflettendo su questi momenti, è con immenso orgoglio e un senso di appagamento che annuncio il mio ritiro dal gioco che tutti amiamo.
Mi tengo ai più alti standard, voglio uscire di scena forte, non solo aggrappandomi al gioco. Ci vuole una grande dose di coraggio per ascoltare il proprio cuore e il proprio istinto. Desiderio e necessità sono due cose diverse. Sono caduto e mi sono rialzato mille volte, e questa volta è arrivato il momento di fermarmi e di appendere gli scarpini al chiodo, con l'ultima partita vinta a Wembley.
Ho amato lottare per me stesso, per i miei club, per il mio Paese, per i miei compagni di squadra e per i tifosi di ogni squadra in cui ho giocato. Dal Lens, al Madrid, al Manchester, fino a giocare per la nostra nazionale. Ho difeso ogni scudetto con tutto me stesso e ho amato ogni minuto del viaggio. Il gioco ai massimi livelli è un'esperienza emozionante. Mette alla prova ogni livello del corpo e della mente. Le emozioni che proviamo non si possono trovare altrove. Come atleti, non siamo mai soddisfatti, non accettiamo mai il successo. È la nostra natura e ciò che ci alimenta.
Non ho rimpianti, non cambierei nulla. Ho vinto più di quanto avrei potuto anche solo sognare, ma al di là dei riconoscimenti e dei trofei, sono orgoglioso di essere rimasto fedele ai miei principi di sincerità e di aver cercato di lasciare il mondo migliore di come l'ho trovato. Spero di aver reso tutti voi orgogliosi.
E così, inizia una nuova vita fuori dal campo. Rimarrò a Como. Solo senza usare gli stivali e i parastinchi. Una cosa di cui non vedo l'ora di parlarvi presto.
Per ora, ai sostenitori di ogni club in cui ho giocato, ai miei compagni di squadra, agli allenatori e allo staff... dal profondo del mio cuore, grazie per aver reso questo viaggio più speciale di quanto i miei sogni più selvaggi potessero mai prevedere.
Grazie, calcio.
Con amore, Rapha".
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