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    Como, Fabregas: "Conte uno dei migliori degli ultimi 15 anni, al Chelsea ho imparato tanto da lui"

    Como, Fabregas: "Conte uno dei migliori degli ultimi 15 anni, al Chelsea ho imparato tanto da lui"

    Cesc Fabregas, allenatore del Como, ha presentato la sfida contro il Napoli ai microfoni di Sky Sport. Ecco le sue parole:

    È uno dei due campi che le mancavano, insieme a quello del Borussia Dortmund. Contento di essere qui?
    "Sì, sono contento di essere qui oggi. Era uno dei due stadi in cui non avevo ancora giocato".

    È stato allenato da Antonio Conte. Ce lo racconta un po'? L'ha già incontrato o visto?
    "Non l'ho ancora visto. È un grandissimo allenatore, uno dei più forti degli ultimi 15 anni per tutto ciò che ha fatto e ha vinto. Personalmente, ho imparato tantissimo da lui in quei due anni al Chelsea. È un allenatore preparatissimo, che cura ogni dettaglio, un competitore nato. Mi disse che con lui non avrei giocato mai, di trovarmi una squadra. Mi fece capire che non ero il tipo di giocatore che voleva in quel momento. Fu molto sincero e questo mi spinse a lavorare sodo per fargli cambiare idea. Alla fine ci riuscì, era contento di me. Conte mi ha fatto cambiare mentalità. Ero abituato a un calcio diverso, ma ho imparato moltissimo da lui. Sono felice di incontrarlo oggi".

    Il suo Como propone un calcio pieno di freschezza, con giovani e qualche veterano. Contro una grande squadra come il Napoli, pensate di cambiare qualcosa o di mantenere la stessa identità?

    "L'identità è fondamentale, non possiamo cambiarla, soprattutto perché siamo all'inizio del nostro percorso. Non avrebbe senso cambiare approccio a seconda dell'avversario. Giocare a Napoli, a Torino contro la Juventus o in casa contro il Verona non fa differenza per noi. Ovviamente, alcuni aspetti tattici devono essere adattati all'avversario, ma non cambieremo la nostra filosofia di gioco. Veniamo a Napoli con la voglia e la fame di fare una buona partita e di provare a conquistare i tre punti".

    Questo è un test importante, soprattutto per i giovani come Paz, Perrone e Fadera. Giocare in questi stadi è un test di personalità.
    "Per me la tattica è importante, ma in questo stadio i miei giocatori dovranno dimostrare soprattutto voglia, personalità e coraggio. So che il Napoli ci ritiene una squadra giovane, che pressa all'inizio. Se saremo bravi a gestire il pallone, potremmo metterli in difficoltà. Siamo preparati, anche se sappiamo che il Napoli ha molta esperienza e giocatori di livello. Credo molto nella mia squadra e sono felice di essere qui".

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