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    Tutti i segreti della Juve con Higuain

    Tutti i segreti della Juve con Higuain

    • Giancarlo Padovan
    C'è molta curiosità di sapere come sarà la Juve con Gonzalo Higuain nuovo centravanti. Non basta dire più forte, perché saremmo alla professione dell’ovvio, bisogna capire in che cosa, per le caratteristiche del singolo e attraverso quale contesto, per le caratteristiche del resto della squadra. 
    Prima di tutto va detto che Higuain prenderebbe il posto di Mandzukic e farebbe coppia con Dybala. L’affinità non è solo etnica, visto che si tratta di due argentini, ma soprattutto tecnica. Serve dire quanti palloni passerebbero da Dybala seconda punta? E quanti ne potrebbero arrivare a Higuain? Evidentemente no, anche se un dubbio mi piace manifestarlo: segnare quanto l’anno precedente a Napoli (trentasei gol) sarebbe praticamente impossibile, sia per una ragione statistica (la scarsa attitudine del calcio a ripetere i grandi numeri), sia per una ragione tattica.
     
    Con la maglia degli azzurri Higuain è l’unico terminale del gioco, alla Juve non sarebbe il solo. Primo, perché diventerebbero del tutto prevedibili le contromisure avversarie. Secondo, perché la Juve ha più varietà nel cercare la segnatura. Questo non significa che sia un’orchestra migliore del Napoli, ma piuttosto che abbia più individualità da sfruttare. Dalla prima considerazione discende una domanda: è stato il Napoli a fare grande Higuain o Higuain a fare grande il Napoli? Io credo che l’espressione di gioco del Napoli sia ideale per Higuain. In particolare lo è stato il 4-3-3 disegnato da Sarri per esaltare le qualità sue e di Insigne. Premesso che Higuain ha segnato e segna in tutti i modi, va rilevato che l’allargamento del fronte d’attacco gli abbia giovato come mai prima. L’argentino ha bisogno di spazi, non di essere abbandonato ad essi come un qualsiasi contropiedista. 
     
    Sarà per questo che immagino una Juve sempre disposta con il 3-5-2, con due esterni che spingano molto (ecco perché “ricomprerei” Cuadrado) e Dybala dietro a Higuain. Quando dico dietro, intendo un calciatore che non affianchi l’altro, se non per le combinazioni costituite dal “dai e vai”. Sullo stretto Higuain è abilissimo, ma negli ultimi trenta metri riesce a devastare qualsiasi difesa. Fisicamente è forte quanto Mandzukic, ma possiede una maggiore esplosività e un tiro più potente e preciso. A cosa serve Higuain è piuttosto chiaro, chi lo serva, cioé chi gli sappia fare i passaggi giusti, va ancora capito. Ho detto Dybala, ma da solo non basterebbe. Tuttavia credo che quando si parla di qualità non vada trascurato il livello dei centrocampisti che giocherebbero con l’argentino. Pjanic, da questo punto di vista, può essere considerato il migliore per la facilità dei filtranti e delle triangolazioni. Ma altrettanta cooperazione può venire da elementi del calibro di Pogba (sempre che resti bianconero) e Khedira (sempre che non sia troppe volte infortunato). Notevole il contributo per via laterale: da destra Dani Alves o Lichtsteiner; da sinistra Alex Sandro o Evra.

    Higuain non è solo un ottimo colpitore di testa, ma una prima punta che sa andare in anticipo sul primo palo e alternativamente spostarsi sul secondo per deviazioni semplici o complesse, ma anche per conclusioni in acrobazia. Formidabile nel corpo a corpo, sa difendere palla con maestria e girarsi sul posto con la rapidità della mangusta. Insomma un Gonzalo Higuain alla Juve non c’è e si capisce che, al di là del costo, farebbe molto comodo averlo per accorciare o azzerare la differenza con i grandi club europei.

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