CM STADIO: Livorno-Perugia 1-1. Gelain: 'Quasi spacciati'
Raimondo Bongini
L'errore tecnico di Pinsoglio, che si fa sorprendere sul primo palo, a metà della ripresa, da un punizione molto decentrata di Zapata, condanna il Livorno al pari (1-1) interno con il Perugia. Ma soprattutto può significare retrocessione diretta per gli amaranto, anche se dovessero vincere la prossima ad Ascoli. Eppure fino a quel momento il Perugia non aveva quasi mai impensierito il portiere di casa, se non con un paio di conclusioni, nel primo tempo, sporcate dai difensori di mister Gelain. Sono invece gli amaranto, come da copione, a fare la partita nei primi 45 minuti, con un Vajushi scoppiettante anche se a volte confusionario sulla fascia, dove Molina, adattato in difesa, fa fatica a tenergli il passo. Al 1' proprio a seguito di una discesa dell'esterno albanese la palla perviene a Vantaggiato che non ci pensa due volte a battere a rete, ma la conclusione viene respinta da Volta. Passano dieci minuti e ci prova Schiavone, con un gran tiro da 30 metri che accarezza il montante della porta difesa da Rosati. Al 28' ancora Vantaggiato, servito in area da Valoti con un tocco in verticale, si fa anticipare dal portiere perugino in uscita. Un minuto dopo arriva il gol. Cazzola recupera palla ai limiti dell'area umbra e come vi entra lascia partire un assist perfetto per Vantaggiato, che dall'altezza del dischetto del rigore gira di precisione alla destra di un immobile Rosati. E' il gol che il Livorno cercava e che con il trascorrere dei minuti cerca di amministrare, abbassando i ritmi a centrocampo. Gli uomini di Bisoli però non stanno a guardare e al 35' Del Prete fa la barba al palo dal limite dopo un'incursione di Parigini. Al 44' poi è lo stesso Parigini a mancare in scivolata la correzione vincente su una bella rasoiata di Molina dell'out destro. Riparte bene anche nella ripresa il Perugia, che manda in campo Ardemagni al posto di Parigini per cercare maggiore concretezza davanti. Ma è il Livorno ad andare prima vicino al raddoppio al 47' con Biagianti che non uncina da due passi il bel traversone del neo entrato Aramu (per Valoti). Poi due bei colpi di testa di Cazzola e Antonini al 65' e al 66' da palla inattiva mettono paura alla retroguardia ospite. Ma è un fuoco di paglia, perché il Livorno arretra troppo e non solo perché, di lì a poco, Gelain è costretto a rinunciare alla spinta di Vajushi, sostituito da Vergara anche per far fronte al quarto attaccante (Zapata) inserito da Bisoli al 58', per Drole. Va proprio Zapata al 67' alla battuta del calcio di punizione, concesso dall'arbitro per un fallo di Biagianti al limite dell'area, non distante dal calcio d'angolo. Tutti si aspettano la palla in mezzo, invece il sinistro di Zapata si infila tra palo e portiere, con Pinsoglio che tocca senza trattenere la palla. E' una mazzata terribile per il Livorno, che nel finale di gara non sta più sulle gambe e non accenna neanche ad una reazione. Anzi è il Perugia di ripartenza a presentarsi quattro-cinque volte in in superiorità numerica in area amaranto. Su una di queste al 77' Pinsoglio è bravo ad intuire il diagonale di Aguirre, mentre Zebli al 94' scheggia la traversa con un bolide da fuori. LIVORNO
Il tecnico del Livorno Ezio Gelain: "La logica dice che siamo quasi spacciati. Non la matematica, e quindi andremo ad Ascoli a cercare i tre punti come compete a dei professionisti. Purtroppo, oggi, nel nostro periodo migliore non abbiamo fatto male come dovevamo al Perugia e abbiamo preso il gol che ci ha tagliato le gambe appena fatto il cambio di Vergara, che doveva sopperire ai loro quattro attaccanti e alla nostra difficoltà ad uscire palla al piede, per lo sforzo profuso nella prima frazione".
PERUGIA
I tesserati del Perugia non si sono presentati in sala stampa.