CM STADIO: Fiorentina-Lazio 2-0
Sarà una settimana difficile per il designatore arbitrale Braschi e i suoi direttori di gara. Dopo gli errori di Catania, infatti, anche il sestetto che si è visto al 'Franchi', con Bergonzi capofila, ha sbagliato tanto, soprattutto sulla rete annullata dopo un'ora di gioco a Mauri, che ha condizionato l'ultima mezz'ora di una Lazio comunque deludente per larga parte di gara. La Fiorentina ha la grande chance per passare in vantaggio al 25' quando Konko, molto ingenuamente, stende Pasqual in area, servito da Jovetic. Rigore per la Fiorentina ed ammonizione per il francese, ma Mati Fernandez - che sostituisce il numero 8 viola, autore dell'errore a Parma - centra il palo e poi riprende la ribattuta. Il cileno, ritoccando la palla, fa sì che l'azione venga stoppata dall'arbitro. Si capisce subito che Olivera è l'opposto dello squalificato Pizarro, forza e grinta contro classe e precisione, e che la Lazio è rimasta in Grecia visto che commette una serie di imprecisioni non degne di una squadra guidata da Petkovic. Fra questi un rigore in movimento di Klose, al 55', quando il tedesco, scambiando con Hernanes, spiazza, ma tirando malissimo, Viviano. Se è Pasqual il più pericoloso con la Fiorentina fra il 19' ed il 20', prima con un tiro-cross e poi con una punizione che Bizzarri devia sopra la traversa, si capiscono i limiti offensivi della squadra di Montella. Notizie laziali nella prima frazione solo dalle tre ammonizioni e da un colpo di testa in controtempo di Gonzalez al 11'. Ecco che quindi quando Ljajic all'ultima curva della prima frazione con un fantastico destro batte Bizzarri, la punizione per la Lazio è giusta. E' invece ingiustamente annullata la rete di Mauri, di testa, su cross di Lulic (60'). La Lazio si innervosisce e perde la testa, tanto da rimanere in nove nel giro di otto minuti fra il 75' ed il 78', spegnendo ogni suo tentativo di rimonta finale. Infine Toni, su assist di Aquilani (entrato quest'ultimo da cinque minuti) raddoppia al 90'.