Il Bari travolge il Varese e prova a rilanciare le sue quotazioni nella corsa ai play-off, distanti sei punti. I biancorossi si impongono per 3-0, grazie alla doppietta di Galano e alla rete di Boateng. E' parso addirittura in disarmo, invece, il complesso lombardo: il ritorno di Bettinelli in panchina non ha provocato alcuna "scossa". I galletti stentano nella prima mezz'ora, ma passano al 35': Galano pennella una punizione che picchia sulla traversa e varca la linea. Irrompe Sabelli che comunque mette di testa in rete. A fine gara, il "giallo" si chiarisce: la terna arbitrale conferma di aver ratificato il gol dell'esterno dauno. Al 48' arriva il raddoppio: errato disimpegno aereo di Fiamozzi e Boateng da due passi non sbaglia. Il Varese non punge e i pugliesi triplicano all'81': De Luca affonda a sinistra e serve Galano che realizza con un preciso sinistro. Al conto barese mancano pure due rigori piuttosto netti (mani di Fiamozzi nel primo tempo, fallo di Borghese su De Luca nel finale). Il Bari si gioca gran parte del suo futuro nell'anticipo di venerdì prossimo a Pescara, al Varese serve un miracolo per credere nella salvezza. BARI
L'attaccante del Bari, Cristian Galano: "Siamo riusciti a dare un segnale importante dopo la caduta di Avellino. Ora, però, non dobbiamo fermarci. La gara di Pescara è troppo importante: la vittoria sul Varese ci dà la serenità per preparare al meglio la sfida dell'Adriatico. Il 'giallo' del primo gol? L'arbitro mi ha detto che è mio. Comunque aver segnato uno o due gol fa poca differenza: contava vincere e lo abbiamo fatto".
VARESE
Il tecnico del Varese, Stefano Bettinelli: "Salvo la prima mezz'ora, siamo stati ordinati e abbiamo rischiato poco. Purtroppo ci mancano gli uomini per essere più incisivi. Una volta incassato il primo gol, il Bari ha legittimato il successo. La nostra situazione è complessa: da quando sono a Varese è una continua rincorsa, tra esigenze di bilancio che hanno comportato cessioni pesanti e punti di penalizzazione incassati. Ma se qualcuno pensa che molliamo, si sbaglia di grosso. Finchè ci saranno avversari raggiungibili, crederò nella salvezza".
