Tutto nel finale. Il big match tra Bari e Catania si infiamma negli ultimi sette minuti con gli squilli di Rossetti e De Luca. Le emozioni sui titoli di coda sanciscono l'1-1 del "San Nicola" e ravvivano una gara nel complesso poco divertente. Particolarmente atteso era il ritorno a Bari di Jean Francois Gillet, recordman dei pugliesi con 353 presenze. Il pubblico barese non ha perdonato al belga il coinvolgimento nel calcioscommesse, fischiandolo per l'intero match. Il tema tattico è definito: gli uomini di Nicola assumono le redini del gioco a caccia del terzo successo di fila, ma non riescono ad attaccare con la necessaria veemenza. I siciliani, spaventati dalla precaria classifica, badano essenzialmente a contenere i danni con una difesa munitissima. Rosina in avvio si divora il vantaggio ospite dopo aver dribblato anche Guarna. Il Bari si rende pericoloso con Ebagua (rasoterra a fil di linea nel primo tempo, spettacolare rovesciata fuori bersaglio nella ripresa). Sembra impossibile sbloccare lo 0-0, ma all'83' Rosina inventa il corridoio per Rossetti che si infila tra Rada e Benedetti superando Guarda con un preciso diagonale. Il Bari però rimedia alla beffa: al 90' Donati serve De Luca che mette a sedere due difensori e segna di destro. Il pari non cambia gli scenari: il Bari non accelera la sua corsa verso i playoff, il Catania resta invischiato nella lotte per non retrocedere. BARI
L'attaccante del Bari, Giuseppe De Luca: "Sono felice per il gol, ma non per il risultato. Il pari ci salva da una sconfitta che sarebbe stata un'autentica beffa. Abbiamo creato e attaccato con costanza, purtroppo ci è mancata la rabbia necessaria per essere maggiormente incisivi. Peccato, oggi al San Nicola c'era un pubblico fantastico e sarebbe stato bello regalare una gioia ai nostri tifosi. Ma non molliamo nulla. Da domani l'attenzione sarà rivolta all'Avellino: dobbiamo affrontare ogni incontro per ottenere il massimo".
CATANIA
Il portiere del Catania, Jean Francois Gillet: "Sono davvero dispiaciuto. Per me è stata una giornata bruttissima. Ho cercato di pensare al campo, ma i fischi e i cori non mi hanno lasciato indifferente: non sono un robot. A Bari ho trascorso gran parte della mia vita: ho vestito per dieci anni la maglia biancorossa dando tutto me stesso, dal primo all'ultimo secondo. Magari si dà credito alle dicerie, ma io ho la coscienza a posto. La partita? Avremmo potuto vincere, ma è un momento difficile e la classifica piange. Mezza squadra è indisponibile, ma non può essere un alibi. Ora dobbiamo rimboccarci le maniche per uscire da questa situazione".