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  • CM STADIO: Ascoli-Cagliari 2-1. Cacia: 'Secondo gol? Istinto'

    CM STADIO: Ascoli-Cagliari 2-1. Cacia: 'Secondo gol? Istinto'

    • Fabio Nazzari
    Impresa dell'Ascoli, che batte il Cagliari in inferiorità numerica. Decide la doppietta di Cacia. Mister Mangia conferma lo stesso undici che ha battuto il Perugia sette giorni fa, con Cacia unica punta e folto centrocampo a cinque. Cagliari in campo col 4-3-1-2: Joao Pedro è il trequartista libero di svariare, Sau e Giannetti la temibile coppia offensiva dei rossoblù. Partita vivace sin dalle prime battute: Joao Pedro prova a mettere in apprensione alla difesa di casa, ma i bianconeri non corrono mai seri pericoli. All'8' l’Ascoli passa: Addae apre bene per Dimarco, cross al bacio del terzino scuola Inter e Cacia in spaccata trafigge Storari col mancino. Il Cagliari si getta subito in avanti alla ricerca del pareggio: all'11' Giannetti di testa va vicinissimo all'1-1, Cacia sulla linea salva i bianconeri. Ancora ospiti pericolosissimi al 15': Joao Pedro illumina per Giannetti, diagonale dell'attaccante rossoblu e strepitosa deviazione in corner di Lanni. Poco dopo Joao Pedro spara col destro a botta sicura in piena area di rigore, Cinaglia si immola e respinge col corpo. Ospiti assoluti padroni del possesso palla, ma troppo sbilanciati in avanti. L'Ascoli prova allora ad approfittarne in contropiede: Orsolini serve bene Cacia  in verticale, il tiro dell'attaccante bianconero viene deviato in corner dal recupero di Krajnc. Il Picchio è letale in contropiede e al 33' raddoppia: ancora Dimarco con un lancio millimetrico serve Cacia, l'attaccante bianconero brucia Salamon in velocità e poi inventa un eurogol a pallonetto con Storari fuori dai pali. Tripudio al "Del Duca" con l'Ascoli sul 2-0. Nella ripresa subito Cagliari all'assalto, Picchio arroccato in difesa e pronto a chiudere la sfida in contropiede. La prima occasione del secondo tempo è per i marchigiani: piazzato di Jankto dalla sinistra, Canini svetta di testa e la palla esce di un soffio a lato. I bianconeri potrebbero chiuderla, il Cagliari invece la riapre al 57': Bianchi stende Giannetti in area, doppio giallo e rosso per il centrocampista ex Leeds. Dal dischetto Joao Pedro spiazza Lanni e fa 2-1: i rossoblù tornano in corsa, Picchio costretto all'inferiorità numerica per il resto della gara. Salamon con un destro terrificante calcia alto di poco, poi è Lanni a salvare il vantaggio con un altro prodigioso intervento su Giannetti tutto solo in area. Giannetti è il più pericoloso tra i rosssoblù, Lanni blocca a terra. Finale al cardiopalmo, l'arbitro assegna 4' di recupero. Ancora Salamon con un destro dai 30 metri centra in pieno l'incrocio dei pali, poi Altobelli si divora la rete del 3-1 e al 94' Farias da posizione ravvicinata coglie la traversa.

    ASCOLI

     
    L'amministratore delegato dell'Ascoli, Andrea Cardinaletti: "Oggi ho il dovere di togliermi il cappello di fronte a questo gruppo e a questi giocatori. Sono prestazioni che vanno oltre il risultato e danno dimostrazione di cosa è l'Ascoli Picchio e la città di Ascoli. Ho sentito il presidente Bellini e mi ha espresso la sua felicità per la prestazione della squadra, che è in linea con il pensiero della società, ovvero di unione e grinta".

    L'attaccante dell'Ascoli, Daniele Cacia: "Sul primo gol è stato molto bravo Dimarco che mi ha fornito una palla ottima. Nel secondo invece è stato puro istinto. Ho visto Storari fuori dai pali e ci ho provato. Ringrazio la squadra, si vince e si perde tutti insieme. Sono contento a livello personale, ma soprattutto per il collettivo. E' stata un'importantissima vittoria perchè sulla carta era una partita proibitiva e da affrontare in un certo modo. Siamo anche stati fortunati, ma ogni tanto una botta di fortuna ce la prendiamo volentieri. La qualità del Cagliari è immensa per la categoria, in campo e in panchina avevano giocatori che fanno la differenza in serie B".

    CAGLIARI

    L'allenatore del Cagliari, Massimo Rastelli: "Credo nel merito e nel demerito, non credo nella sfortuna. Puntualmente prendiamo gol per nostri errori. Non abbiamo capitalizzato la grande quantità di gioco prodotta e le tante occasioni create. La colpa è solo la nostra. Dobbiamo capire che solo con attenzione e determinazione possiamo un passettino alla volta arrivare al nostro traguardo finale. Analizzando la prestazione non meritavamo la sconfitta, ma se perdi significa che qualcosa non è andato bene. Incosciamente avere tanto vantaggio in classifica ti porta a pensare che puoi perdere più partite, tanto bene o male in A ci vai. E' un ragionamento sbagliato che non va assolutamente fatto. Paura delle inseguitrici? Io ho paura solo del Cagliari,:se torniamo ad essere una squadra compatta, cinica, e giochiamo senza l'ansia della massima serie, torneremo ad essere quelli di qualche tempo fa".

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