Richiedi la carta prepagata Enjoy Juventus: in palio una trasferta europea con la squadra e tanti altri premi.

Nato e cresciuto a pane e Juve, letteralmente. Claudio Marchisio non è solo un leader di questa squadra. Claudio Marchisio è un'autentica bandiera vivente, lo è sempre stato fin da bambino. Non può essere quella stagione vissuta ad Empoli a negare al Principino lo status di bianconero a vita, anzi proprio da quel prestito nella stagione 2007/2008 la Juve ha saputo ritrovare un giocatore da Juve: più pronto, più maturo, più giocatore. Un giocatore che della Juve rappresenta anima e spirito, sempre pronto a dare tutto per la maglia che indossa, o che per meglio dire per quella maglia che da sempre e per sempre è stata una seconda pelle.

LEGGENDA – Campione di tutto a livello giovanile, il gol segnato all'Inter da bambino rimane il più bello raccontato ad amici e parenti da suo papà. Il preambolo ad una vita da leggenda bianconera, con la passione e l'umiltà di chi è riuscito a diventarlo accettando di crescere nella Juve più in difficoltà di sempre. Debutto nell'anno della serie B, un anno a studiare la serie A ad Empoli e poi le stagioni della crisi. Senza mai un dubbio, restando fino a diventare una delle poche certezze su cui costruire e ricostruire la Juve nell'era Agnelli-Marotta-Paratici. Leader tecnico e morale nei primi anni di Conte, Scudetto dopo Scudetto mai un attimo di cedimento anche quando l'esplosione di Paul Pogba sembra averlo relegato ad un ruolo di alternativa di lusso: c'erano Real Madrid, Bayern Monaco, Monaco e Manchester United su di lui. Che non ha mai pensato di andare via, nonostante tutto, rivendicando solo semmai rispetto ed un ruolo centrale nel progetto. Che non l'avvento di Allegri è tornato ad avere, lasciando le briciole semmai agli altri. Partecipando dunque alla cavalcata verso Berlino, al record di cinque Scudetti consecutivi e tornando dopo il grave infortunio per guidare la Juve al leggendario traguardo del sesto tricolore ancora da conquistare. Ma lui, leggenda bianconera di fedeltà lo è già. Con un curriculum tutto da aggiornare ancora: oggi parla di 345 presenze, 36 gol, 5 Scudetti, 2 Coppe Italia, 3 Supercoppe. E il bello deve ancora venire...