Non è andato tutto come previsto, però. Non per una storia di risultati, semmai per la fatica a imporsi per alcuni calciatori chiamati a svoltare il reparto più rinforzato, e dunque più debole nella passata stagione. L'esempio più lampante è appunto Douglas Luiz: 222 minuti in campo, alcuni abbastanza sciagurati, quasi tutti fatti di ingressi nella ripresa poiché all'attivo c'è solo una partita dal primo minuto.