Il Bari è in apnea:| Tutti i calcoli per salvarsi
Un'eredità tanto misera quanto pericolosa. Il deludente pareggio con l'Ascoli fa compiere al Bari soltanto un passetto verso la salvezza che, tuttavia, non è ancora ipotecata. Soprattutto perché sui biancorossi incombe sempre lo spettro delle conseguenze derivanti dal calcio scommesse che potrebbero rivoluzionare la classifica già dell'attuale stagione. Al momento la situazione vede i galletti con otto punti di margine sulla zona play out, delimitata da Livorno ed Empoli, appaiate al quintultimo posto. Entrambe le formazioni, però, devono recuperare una gara: l'Empoli con l'Albinoleffe che sembra spacciato, il Livorno contro il Pescara, partendo dal 30' sul 2-0 in favore dei labronici. Le due toscane, in pratica, potrebbero incamerare tre punti, assottigliando il margine dei pugliesi a cinque lunghezze. E' pur vero che, in caso di doppia vittoria delle quintultime, il vantaggio sulle quartultime (Nocerina e Vicenza) salirebbe a sette punti: un'eventualità che, se mantenuta fino al termine, eviterebbe il play out (che si gioca se tra quartultima e quintultima c'è una differenza inferiore ai cinque punti). La mancanza dello spareggio salvezza gioverebbe al Bari che vanta 12 punti sulle quartultime: un 'tesoretto' talmente ampio da rassicurare pure con eventuali penalizzazioni scaturenti da Scommessopoli.
Impossibile, tuttavia, sbilanciarsi in calcoli così approfonditi con quattro turni da disputare. La realtà è che Caputo e compagni hanno il destino nelle proprie mani, a condizione di sfruttare al meglio un cammino alla portata. La truppa di Torrente giocherà sabato in trasferta con il Cittadella, venerdì 11 al San Nicola contro il Brescia, domenica 20 a Vicenza e sabato 26 in casa con il Gubbio. Per rifinire la permanenza servono cinque-sei punti, ma l'obiettivo del tecnico di Cetara è conquistarne almeno otto. In tal modo, infatti, i biancorossi avrebbero raccolto (al netto delle penalità) 60 punti. Un bottino che, secondo Torrente, certificherebbe un buon campionato: basti pensare che quota 62 lo scorso anno valeva l'ingresso ai play off. Per centrare il traguardo, basterebbe pareggiare le due trasferte e vincere gli incontri interni. Se poi la tabella di marcia si arricchisse di almeno un blitz, si otterrebbe un duplice vantaggio: da un lato si eguaglierebbe il record di dieci vittorie esterne firmato da Conte nel 2009, dall'altro, con ogni probabilità, si scaverebbe quel solco con la zona play out che servirebbe al Bari ad attutire gli effetti di eventuali penalità e disputare la B anche il prossimo anno.
(Corriere del mezzogiorno - Edizione Puglia)