Redazione Calciomercato
Clamoroso Romero: 163 mila km e 221 ore in viaggio nell'ultima stagione. L'allarme del sindacato dei calciatori
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Un recente report pubblicato dalla FIFPRO, il sindacato globale dei calciatori professionisti, evidenzia sovraccarico di lavoro degli giocatori e le preoccupazioni a riguardo. Il numero crescente di partite e le pressioni derivanti minacciano loro salute fisica e mentale degli atleti. Il Player Workload Monitoring 2023-2024 (PWM Report) segnala che alcuni giocatori hanno meno di un giorno libero a settimana, in violazione delle norme internazionali che tutelano la salute e la sicurezza.
ALVAREZ E MINAMINO - Come riporta Calcio & Finanza, il rapporto della FIFPRO presenta alcuni dati particolarmente allarmanti. Julian Alvarez, tra Manchester City e nazionale argentina, ha accumulato 75 partite e 83 convocazioni nella scorsa stagione, un numero impressionante tra il 2023 e il 2024. Takumi Minamino, attaccante del Monaco e della nazionale giapponese, dopo aver disputato la Coppa d'Asia con i "Samurai Blu", ha potuto godere di appena un giorno di riposo prima di riprendere gli allenamenti con il club. Esempi che spiegano chiaramente come i giocatori siano esposti a tempi di recupero insufficienti e alla mancanza di protocolli adeguati tra un impegno e l’altro.
CASO ROMERO - Cristian Romero, difensore della nazionale argentina e del Tottenham con un passato in Italia tra Genoa e Atalanta, ha percorso oltre 162.000 chilometri e 221 ore in viaggio durante la stagione 2023-2024, spesso attraversando diversi fusi orari. Un dato impressionante che rappresenta un record per un calciatore.
I DATI - Monitorando più di 1.500 calciatori, il rapporto PWM ha evidenziato come il 54% affronti un carico di lavoro troppo elevato, con quasi un terzo che partecipa a oltre 55 partite in una sola stagione. Molti giocatori hanno affrontato anche periodi di almeno sei settimane consecutive di partite, rendendo difficile il recupero fisico adeguato. Il rapporto sottolinea inoltre che le competizioni internazionali contribuiscono in modo significativo alla pressione sui giocatori: per coloro che sono sovraccaricati, il 30% delle partite disputate è costituito da incontri internazionali, il che implica un impegno ulteriore oltre alle competizioni dei club.
SI GIOCA TROPPO - Le richieste della FIFPRO Stephane Burchkalter, segretario generale ad interim della FIFPRO, ha sollecitato le autorità del calcio a intervenire con urgenza per regolamentare il carico di lavoro dei calciatori e proteggere il loro benessere. “La salute fisica e mentale dei giocatori deve essere una priorità per garantire l’integrità del gioco”, ha dichiarato. Il rapporto evidenzia la mancanza di un controllo efficace sulle condizioni di lavoro nel calcio. Il divario tra chi organizza le competizioni e chi le vive sta crescendo.
STUDIO SUI REGOLAMENTI - Per questo motivo, la FIFPRO ha commissionato uno studio indipendente che analizzerà come vengono applicati i regolamenti relativi al benessere dei calciatori. I risultati di questo studio saranno pubblicati a breve. Il report PWM solleva questioni fondamentali su come migliorare la gestione del carico di lavoro dei calciatori, cercando di trovare un equilibrio tra il numero di competizioni e il loro benessere psicofisico.
ALVAREZ E MINAMINO - Come riporta Calcio & Finanza, il rapporto della FIFPRO presenta alcuni dati particolarmente allarmanti. Julian Alvarez, tra Manchester City e nazionale argentina, ha accumulato 75 partite e 83 convocazioni nella scorsa stagione, un numero impressionante tra il 2023 e il 2024. Takumi Minamino, attaccante del Monaco e della nazionale giapponese, dopo aver disputato la Coppa d'Asia con i "Samurai Blu", ha potuto godere di appena un giorno di riposo prima di riprendere gli allenamenti con il club. Esempi che spiegano chiaramente come i giocatori siano esposti a tempi di recupero insufficienti e alla mancanza di protocolli adeguati tra un impegno e l’altro.
CASO ROMERO - Cristian Romero, difensore della nazionale argentina e del Tottenham con un passato in Italia tra Genoa e Atalanta, ha percorso oltre 162.000 chilometri e 221 ore in viaggio durante la stagione 2023-2024, spesso attraversando diversi fusi orari. Un dato impressionante che rappresenta un record per un calciatore.
I DATI - Monitorando più di 1.500 calciatori, il rapporto PWM ha evidenziato come il 54% affronti un carico di lavoro troppo elevato, con quasi un terzo che partecipa a oltre 55 partite in una sola stagione. Molti giocatori hanno affrontato anche periodi di almeno sei settimane consecutive di partite, rendendo difficile il recupero fisico adeguato. Il rapporto sottolinea inoltre che le competizioni internazionali contribuiscono in modo significativo alla pressione sui giocatori: per coloro che sono sovraccaricati, il 30% delle partite disputate è costituito da incontri internazionali, il che implica un impegno ulteriore oltre alle competizioni dei club.
SI GIOCA TROPPO - Le richieste della FIFPRO Stephane Burchkalter, segretario generale ad interim della FIFPRO, ha sollecitato le autorità del calcio a intervenire con urgenza per regolamentare il carico di lavoro dei calciatori e proteggere il loro benessere. “La salute fisica e mentale dei giocatori deve essere una priorità per garantire l’integrità del gioco”, ha dichiarato. Il rapporto evidenzia la mancanza di un controllo efficace sulle condizioni di lavoro nel calcio. Il divario tra chi organizza le competizioni e chi le vive sta crescendo.
STUDIO SUI REGOLAMENTI - Per questo motivo, la FIFPRO ha commissionato uno studio indipendente che analizzerà come vengono applicati i regolamenti relativi al benessere dei calciatori. I risultati di questo studio saranno pubblicati a breve. Il report PWM solleva questioni fondamentali su come migliorare la gestione del carico di lavoro dei calciatori, cercando di trovare un equilibrio tra il numero di competizioni e il loro benessere psicofisico.