Clamorosa voce dalla Spagna: Mendes propone Mourinho al Barcellona. Il ruolo di Deco
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A fine giugno si consumerà un addio che per il diretto interessato è stato meditato nel tempo e che arriva dopo settimane di risultati sempre più deludenti - il Barcellona campione in carica è distante 11 punti dal Girona capolista in Liga e 10 punti dal Real Madrid, ma deve soprattutto guardarsi dall’Athletic Bilbao quinto a -2, oltre ad aver perso malamente la finale di Supercoppa di Spagna ed essere stato eliminato dalla Coppa del Re - e di critiche sempre più aspre circa il suo operato. Direttamente proporzionali ai rumors che si susseguono sui nomi e sugli identikit del prossimo allenatore blaugrana al posto di Xavi. Che, pure nei giorni successivi alla comunicazione ufficiale della sua partenza al termine della stagione, ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa: “Qui ti fanno sentire inutile ogni giorno. Parlando con Pep Guardiola, me l’aveva già detto, poi ho visto Luis Enrique soffrire. Dobbiamo riflettere, abbiamo un problema. Sembra che rischi la tua vita in ogni momento, per questo dico che non è piacevole. Sono arrivato qui in uno dei momenti più difficili della storia del club e penso che il nostro lavoro non sia valutato abbastanza”.
IL CLAMOROSO ANNUNCIO DI XAVI
CONTRO TUTTI - Il duro affondo contro stampa e ambiente barcelonista, condotto nella conferenza stampa alla vigilia della partita di Liga contro l’Osasuna, prosegue con un avviso a chi raccoglierà la sua scomoda eredità: “Quando sono venuto qui, ho detto quello che pensavo. Quando ho detto che eravamo in costruzione i giornalisti mi hanno massacrato. Ho anche detto che non abbiamo il Barca del 2010. Non escludo di tornare, sarò a disposizione per tutto ciò di cui hanno bisogno, ma ora penso che non abbiano bisogno di me. Il mio lavoro non è stato molto apprezzato”. Per un Xavi pronto ad addentrarsi negli ultimi intensi mesi da allenatore del Barcellona, nella lunga lista di candidati per la stagione 2024/2025 (da Thiago Motta ad Hansi Flick, passando per Thomas Tuchel, Roberto De Zerbi e l’artefice del miracolo Girona Michel) spunta un altro nome che tanto insospettabile non è. Si tratta di José Mourinho che, secondo il quotidiano ABC, è stato ufficiosamente offerto dal suo agente Jorge Mendes.
Pochi giorni dopo l’esonero da tecnico della Roma, divenuto ufficiale a poche ore di distanza dalla sconfitta per mano del Milan del 14 gennaio scorso, lo Special One - che ha respinto per ora la corte dell'Al-Shabab e più in generale dell'Arabia Saudita - era stato avvistato proprio nella città catalana, alimentando inevitabilmente le speculazioni sui motivi della sua presenza in un luogo in cui ha già vissuto una parentesi importante della sua carriera. Quella iniziale. Dal 1997 al 2000, prima come assistente di Brian Robson e successivamente come collaboratore di Louis van Gaal: una tappa fondamentale per affinare le sue conoscenze tattiche e di gestione del gruppo, mostrate a partire dalla trionfale avventura nel Porto e quelle a seguire con Chelsea, Inter, Real Madrid e Manchester United. Mourinho fa rima con Mendes e Mendes fa rima con Deco, giocatore con cui l’allenatore portoghese ha conquistato nel 2004 la sua prima Champions League in carriera e che oggi è il direttore sportivo del Barcellona dopo gli inizi da agente al fianco proprio del numero uno di Gestifute, avvalendosi della collaborazione di un personaggio influente come il noto procuratore lusitano.
DECO DS DEL BARCELLONA: UN CONFLITTO DI INTERESSI
GLI INDIZI - Gli arrivi di Joao Cancelo e Joao Felix in estate portano la sua firma, come quello dello scorso anno di Raphinha e la gestione degli interessi del terzino prodotto della cantera Alejandro Balde. Tanti piccoli indizi che compongono un puzzle dai contorni sempre più misteriosi, o forse no. Tra i candidati alla panchina del Barcellona c’è pure José Mourinho secondo ABC e gli strani legami tra Jorge Mendes ed una società alla ricerca di una nuova grandezza resa più complicata dalla difficile situazione finanziaria iniziano a portare i loro frutti.
IL CLAMOROSO ANNUNCIO DI XAVI
CONTRO TUTTI - Il duro affondo contro stampa e ambiente barcelonista, condotto nella conferenza stampa alla vigilia della partita di Liga contro l’Osasuna, prosegue con un avviso a chi raccoglierà la sua scomoda eredità: “Quando sono venuto qui, ho detto quello che pensavo. Quando ho detto che eravamo in costruzione i giornalisti mi hanno massacrato. Ho anche detto che non abbiamo il Barca del 2010. Non escludo di tornare, sarò a disposizione per tutto ciò di cui hanno bisogno, ma ora penso che non abbiano bisogno di me. Il mio lavoro non è stato molto apprezzato”. Per un Xavi pronto ad addentrarsi negli ultimi intensi mesi da allenatore del Barcellona, nella lunga lista di candidati per la stagione 2024/2025 (da Thiago Motta ad Hansi Flick, passando per Thomas Tuchel, Roberto De Zerbi e l’artefice del miracolo Girona Michel) spunta un altro nome che tanto insospettabile non è. Si tratta di José Mourinho che, secondo il quotidiano ABC, è stato ufficiosamente offerto dal suo agente Jorge Mendes.
Pochi giorni dopo l’esonero da tecnico della Roma, divenuto ufficiale a poche ore di distanza dalla sconfitta per mano del Milan del 14 gennaio scorso, lo Special One - che ha respinto per ora la corte dell'Al-Shabab e più in generale dell'Arabia Saudita - era stato avvistato proprio nella città catalana, alimentando inevitabilmente le speculazioni sui motivi della sua presenza in un luogo in cui ha già vissuto una parentesi importante della sua carriera. Quella iniziale. Dal 1997 al 2000, prima come assistente di Brian Robson e successivamente come collaboratore di Louis van Gaal: una tappa fondamentale per affinare le sue conoscenze tattiche e di gestione del gruppo, mostrate a partire dalla trionfale avventura nel Porto e quelle a seguire con Chelsea, Inter, Real Madrid e Manchester United. Mourinho fa rima con Mendes e Mendes fa rima con Deco, giocatore con cui l’allenatore portoghese ha conquistato nel 2004 la sua prima Champions League in carriera e che oggi è il direttore sportivo del Barcellona dopo gli inizi da agente al fianco proprio del numero uno di Gestifute, avvalendosi della collaborazione di un personaggio influente come il noto procuratore lusitano.
DECO DS DEL BARCELLONA: UN CONFLITTO DI INTERESSI
GLI INDIZI - Gli arrivi di Joao Cancelo e Joao Felix in estate portano la sua firma, come quello dello scorso anno di Raphinha e la gestione degli interessi del terzino prodotto della cantera Alejandro Balde. Tanti piccoli indizi che compongono un puzzle dai contorni sempre più misteriosi, o forse no. Tra i candidati alla panchina del Barcellona c’è pure José Mourinho secondo ABC e gli strani legami tra Jorge Mendes ed una società alla ricerca di una nuova grandezza resa più complicata dalla difficile situazione finanziaria iniziano a portare i loro frutti.