Calciomercato.com

  • City-Chelsea:|Mancini vs Ancelotti

    City-Chelsea:|Mancini vs Ancelotti

    Roberto Mancini contro Carlo Ancelotti, non è però Inter-Milan, ma Manchester City-Chelsea. I blues che volano a punteggio pieno, 5 partite, 5 vittorie, 21 gol fatti, i citizens che aspettano ancora Balotelli per ripartire ma sono già in zona-Champions, al quarto posto, a 3 punti dall’United e dall’Arsenal. Ce n’è a sufficienza per immaginarla come una grande partita, una grande storia anche per noi italiani: Mancini e Ancelotti hanno portato il nostro marchio in Premier League, vincendo a Londra e facendo sognare a Manchester. Li abbiamo messi uno di fronte all’altro, ecco l’anticipo del loro duello.


    1. Il suo prossimo avversario, nonché collega, era più bravo da giocatore o da allenatore?
    Ancelotti: Come allenatore. Adesso è molto più applicato e più concentrato rispetto a quando giocava.
    Mancini: Non vedo differenze, tanto bravo era da giocatore quanto bravo è da allenatore, tant'è che ha sempre vinto. Ah, dimenticavo: da giocatore ho fatto di tutto per portarlo alla Samp.

    2. Qual è la sua migliore qualità?
    A: Studia molto bene le partite e gli avversari.
    M: L'equilibrio e la saggezza sono le sue doti principali.

    3. Com’era quando giocavate insieme in Nazionale?
    A: Non era continuo. Aveva un grandissimo talento, ma gli mancava la continuità.
    M: Un punto di riferimento per tutti, un amico, una grande persona oltre che un grande giocatore.

    4. Dove arriverà il City?
    A: Fra le prime quattro.
    M: In Champions.

    5. Dove arriverà il Chelsea?
    A: Primo o secondo.
    M: Primo.

    6. Perché non ha preso Balotelli al Chelsea?
    A: Perché avevamo già 6 attaccanti di altissimo livello e sarebbe stata una concorrenza troppo complicata per noi, ma anche per lui.
    7. Perché ha preso Balotelli?
    M: Perché altrimenti lo avrebbe preso Carletto.
    8. Chi vince la Premier League?
    A: O noi o il Manchester United.
    M: Il Chelsea.

    9. Chi vince lo scudetto in serie A?
    A: Spero il Milan.
    M: L'Inter, di sicuro.

    10. Il miglior giovane della serie A?
    A: Giaccherini. Più che un giovane direi una rivelazione visto che è arrivato in serie A a 25 anni. Ho visto il Cesena in tv e mi ha davvero impressionato.
    M: Cerci, un esterno straordinario.

    11. Il migliore della serie A?
    A: Pirlo. È da anni il numero uno in Italia.
    M: Totti, è senza rivali.

    12. Le nazionali inglese e italiana devono ripartire quasi da zero. Chi ha più problemi, Capello o Prandelli?
    A: C’è una differenza sostanziale. La Nazionale deve ripartire da capo con un gruppo nuovo; quella inglese lo fa con lo stesso gruppo, o quasi lo stesso, del Sudafrica. Non so se sia più difficile per Prandelli, so però che Cesare deve lavorare sodo.
    M: Quella inglese è rimasta la stessa, deve fare il salto di qualità, convincersi della propria forza. Quella italiana va ricostruita e Prandelli ha cominciato bene.

    11. Dovendo scegliere, allenerebbe più volentieri la nazionale inglese o quella italiana?
    A: Quella italiana, che discorsi.
    M: Quella italiana.
    12. Le manca il calcio italiano?
    A: No, per niente.
    M: No, ancora no. Troppo incasinato.

    13. Le manca l’Italia?
    A: Per ora no. Anche perché so che que­sta esperienza in Inghilterra non è definitiva. Tornerò in Italia ad allenare.
    M: Come affetti e abitudini sì, ma in Inghilterra sto bene, non andrò via molto presto.

    14. Visto che Moratti ormai prende solo allenatori che arrivano dalla Premier League (Benitez dopo Mourinho), un giorno chiamerà anche voi?
    A: Se anche lo facesse, saprei cosa rispondere. Direi di no, per rispetto alla mia storia di allenatore e alla storia del club di Moratti. Non potrò mai allenare l’Inter.
    M: Chiamerà Carlo, io ho già dato.


    Altre Notizie