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  • Chirico: 'Mourinho ringrazi il 'fattore I' di Irrati. Ha penalizzato la Juve: meglio che vivere una settimana d'inferno'

    Chirico: 'Mourinho ringrazi il 'fattore I' di Irrati. Ha penalizzato la Juve: meglio che vivere una settimana d'inferno'

    • Marcello Chirico
      Marcello Chirico
    Quando è troppo è troppo. Soprattutto quando si è recidivi, come l’arbitro Irrati. Già determinante nell’ultimo Juve-Inter di campionato, tre mesi e mezzo dopo si è ripetuto. Nello stesso stadio e con la medesima squadra. Facendo praticamente pareggiare alla Juventus la partita con la Roma grazie alle sue discutibili decisioni, ben spalleggiato in questo dagli alchimisti della sala Var di Lissone. Di fronte ad un simile scempio non si può tacere, anche se giustificare un risultato del campo col pessimo arbitraggio non si fa, non è bello, non è sportivo. Concedetemi ugualmente lo sfogo.

    Non ce l’ho con la Roma, non chiedo la ripetizione della partita, non credo ad un complotto ordito contro la Juve, ma se il calcio è stato inventato dal diavolo (cit.Allegri) il Var utilizzato come in quest’ultimo Juve-Roma è semplicemente inutile. Di più: è dannoso. Una sciagura. Piace solo a chi desiderava fin dall’inizio che venisse usato in questo modo becero, in particolare contro la detestata Juventus. Ci siamo arrivati.Perché nello Juve-Roma di sabato scorso ci si è davvero impegnati affinché la prima non vincesse.

    Juve che, per almeno 70 minuti di gara, aveva dominato sul piano del gioco e dell’aggressività, una superiorità sancita con 2 reti: una gemma di Vlahovic su punizione, e un bolide da fuori area di Locatelli al termine di una bella azione manovrata, di quelle che non se vedevano da tempo. Due gol che sarebbero probabilmente bastati per vincere la partita. Invece no.

    La seconda segnatura, quella che avrebbe chiuso la gara, è stata annullata. Malandrino, secondo il Var, un tocco di braccio di Vlahovic all’inizio dell’azione. Uno sfioramento causato da un rimbalzo maldestro della palla, che il serbo ha cercato in tutti i modi di evitare alzando il braccio stesso, ma non ce l’ha fatta perché spintonato da Cristante (fallo non visto a Lissone). Un tocco ininfluente, in quanto il pallone era già nella sua disponibilità. Ma Abisso al var non l’ha pensata uguale ed ha suggerito a Irrati di andarlo a rivedere a bordo campo, e l’arbitro pistoiese – che di certo non brilla per coraggio – ha annullato. Meglio penalizzare la Juve piuttosto che vivere una settimana d’inferno. Ormai all’AIA ragionano così, ed anziché usare il var con buonsenso, preferiscono stravolgere i regolamenti, adattandoli alle situazioni.

    Vedi per esempio quella che ha visto come protagonisti ancora Vlahovic e Smalling nell’area giallorossa, col centrale inglese andato ad anticipare di testa il serbo e, saltando, ha sfiorato con la mano il pallone prima di rinviarlo. Trattasi, ci è stato spiegato sabato, di “pallone inatteso”. Ovvero, Smalling non si aspettava che la palla arrivasse in quella zona di campo e quindi l’ha colpita con una postura non ordinaria. Una roba tipo il “fallo di confusione” inventato da Collina, che non esiste su nessun regolamento ma può tornare utile per giustificare un rigore non dato. La classica supercazzola salva arbitri.

    Peccato che la stessa regola del “pallone inatteso” non sia stata applicata con Vlahovic nell’azione del gol annullato. L’imprevedibilità della traiettoria del pallone, in quel caso, non valeva. Dipende da come interpretano le regole a Lissone, e non sempre a guidarli è la logica. Fosse stato utilizzato lo stesso metro, il rigore sarebbe stato assegnato. Invece l’episodio non è stato nemmeno mostrato ad Irrati.

    Il quale ha pure chiuso gli occhi su un’entrata, diciamo, un po’ esuberante di Karsdorp su Alex Sandro
    , travolgendolo nell’area piccola prima che il pallone lo raggiungesse dopo un corner battuto dalla Juve. Irrati , pur posizionato in modo eccellente, non ha fatto un plissè, mentre a Lissone erano probabilmente in pausa – caffè.

    Uno, due, tre episodi, aggiungiamoci pure qualche cartellino giallo estratto a vanvera :ditemi voi come ci si può limitare a giudicare la sola prestazione delle squadre quando ,con un arbitraggio del genere, si è impedito ad una delle due di vincere.

    Lo ha ammesso, indirettamente, pure Mourinho, dichiarando che la Roma ha avuto tanto fattore C (o fattore Irrati?) dalla sua parte. Perché sa benissimo che se la Juve avesse chiuso la prima frazione di gioco sul 2-0, difficilmente la sua squadra l’avrebbe poi pareggiata.

    Se tutto questo fosse capitato contro la Roma, penso che Irrati sarebbe stato trascinato con la forza negli studi di Saxa Rubra per chiedere scusa in tv, durante il TG1, come capitò nel 2014 con Rocchi, attuale designatore. Ma per Irrati non ce ne sarà bisogno, ligio com’è al noto mantra calciopolesco di Carraro: “Mi raccomando, non si favorisca la Juve per carità!”. Missione compiuta, pure stavolta.

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