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    Chievomania: una sconfitta da cui ripartire

    Chievomania: una sconfitta da cui ripartire

    Cosa ci si aspettava dal Chievo a Milano? Una ripresa, soprattutto mentale, di ciò che si era visto dopo l'affondo in casa per mano dell'Atalanta. Quale può essere ora il pensiero dei tifosi gialloblù? Tutto sommato, positivo. Sì, perchè anche se perdere fa sempre male, in questo turno di campionato, contro una squadra blasonata come l'Inter, il rischio di smarrire ulteriormente la testa era concreto ma i clivensi hanno dimostrato fin da subito di non essere lì per fare solo da presenza. Un approccio alla gara del tutto positivo, cercando di contenere al meglio il gioco dell'Inter. Fa un grandissimo lavoro Frey, che in difesa è stato il vero e proprio mastino per tutta la durata del primo tempo, bravo a contrastare ogni azione del suo diretto avversario Perisic (sostituito poi con Spolli che si rivelerà una "calamità" in campo). 

    Il primo tempo si chiude addirittura con il vantaggio clivense e come in ogni grande sorpresa, la ciligina è stata la rete dell'intramontabile capitano Pellissier, che oltretutto va a segnare il suo 4' centro in 5 presenze. Da qui però si inizia a soffrire e si nota già dall'inizio della ripresa, in quanto i nerazzurri forzano ancora di più le giocate e premono sull'acceleratore. Come detto in precedenza l'Inter è una grande squadra e i divari tecnici si devono sicuramente ammettere, ciò non toglie che una piccola critica vada allo stesso tecnico Maran, il quale avrebbe forse dovuto mantenere i nervi della sua squadra più caldi, in modo tale da non far arretrare troppo il baricentro di gioco e subire tutte le ripartenze avversarie. Altra nota che non è piaciuta è stato quel cambio tra Frey e Spolli, con quest'ultimo che si è rivelato la brutta versione del sostituto. Impacciato e praticamente fuori condizione, si procura un giallo ingenuo e da il via libera a Perisic per la rete della rimonta; insomma un cambio del tutto incomprensibile, a maggior ragione se si pensa a quanto di buono stesse facendo lo stesso Frey sino a quel punto.

    Detto ciò comunque bisogna tener conto come detto della voglia di combattere e non arrendersi dimostrata a San Siro, lavorando molto ora sulla continuità nei 90 minuti. Quello che serve ora a questo Chievo è saper gestire un risultato positivo durante l'arco di tutta la partita ed evitare di spegnersi soprattutto nei secondi tempi. C'è modo di migliorare e questa settimana sarà sicuramente rivolta soprattutto su questo aspetto, in attesa di un'altra grande partita contro la Fiorentina.

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