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    Chievomania: tre punti fondamentali per ricominciare

    Chievomania: tre punti fondamentali per ricominciare

    • Alessandro Righelli
    Si è concluso questo weekend una stagione davvero lunga, troppo, che ha fatto soffrire i tifosi gialloblù, ma che li ha fatti anche piangere di emozione proprio in queste ultime battute di fine anno. Inutile ripetere allora che il saluto finale al calcio giocato di Pellissier assume plurimi significati, per tutto l'ambiente e il movimento del Chievo Verona. Il numero 31 infatti non chiude solo un ciclo, ma un'intera epoca, quella di una squadra di quartiere che ha saputo sfidare i grandi del calcio. Pellissier è il simbolo anche dello spirito di questa società, di lavoro duro, di umiltà e di amore per uno sport che è molto più di un semplice "tirare calci ad un pallone".

    Ora bisogna riformare tutto, da capo. O meglio, partendo dai giovani. Le sirene già non mancano, visto che tra i giovanissimi profili gialloblù, c'è già chi è sotto gli occhi di qualcuno. La serie B però dovrà servire proprio per ricreare un gruppo coeso, forte, non solo tecnicamente, ma soprattutto "spiritualmente". Il campionato che il Chievo andrà ad affrontare non è semplice ed il ritorno nella massima serie non è di certo una cosa scontata. Ecco la seconda parola d'ordine allora: programmazione. Qui allora si mette in causa la società, partendo dal suo presidente, il quale dovrà scegliere se continuare a dare fiducia agli stessi uomini o magari apportare modifiche anche negli "alti settori". Uno dei punti fondamentali si auspica oramai da tempo, dovrebbe assolutamente essere Di Carlo, un allenatore che anche nelle situazioni più tragiche ha saputo dare comunque una scossa alla squadra.

     

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