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    Chievomania: Paloschi da Champions, merito della difesa

    Chievomania: Paloschi da Champions, merito della difesa

    • Federico Vaccari
    La pausa dal campionato permette di rivolgere uno sguardo più attento sul cammino del Chievo fin qui compiuto. Nello specifico, la gara contro il Palermo ha tracciato la congiunzione perfetta tra andata e ritorno del tecnico Rolando Maran sulla panchina clivense. Un Chievo che dalla settima giornata, infatti, esordio sfortunato del tecnico Maran a Palermo, ha conquistato ben 28 punti. Numeri che pongono la squadra della diga al nono posto complessivo della classifica virtuale a soli cinque punti dall’Europa. E non sono imprese che valgono solo per le statistiche, visto che c’è molto di più dietro a questa positiva tendenza che non ha fatto perdere il controllo alla società dopo l'inizio di stagione terribile: già sulla graticola dopo i soli quattro punti in sei giornate, un Chievo poco decifrabile e un mercato ricco sotto tortura.

    L'arrivo del tecnico ha coinciso con i risultati e dalla sua c'è soprattutto la capacità di aver messo nelle condizioni la squadra di fare bene con qualche altro accorgimento: una difesa che, ad esempio, ha subìto dall’ottava alla ventottesima giornata soltanto diciotto gol. Un gol subìto in più dalla Roma, seconda nella graduatoria e dietro alla Juventus dei record. Un Chievo da Champions a livello difensivo. E c’è un dato molto indicativo su come certe squadre provinciali abbiano costruito sull'ottimizzazione del reparto difensivo la propria salvezza: l’Empoli di Sarri ,al quinto posto della graduatoria, ha subìto appena tre gol in più dei clivensi.

    Metteteci pure le tre scoppole prese proprio a Empoli, il Chievo ha costruito per bene il proprio fortino inespugnabile. Ma chi mette sullo stesso piano la vulnerabilità del reparto offensivo si sbaglia di grosso. Maran ha avuto il merito di avere degli attaccanti che hanno lavorato tantissimo per permettere a tutta la squadra di viaggiare in sintonia. Un Maran che, in caso di salvezza anticipata, avrà sicuramente il tempo di provare altre soluzioni in attesa della nuova stagione.

    Una stagione in cui il Chievo, inoltre, avrà bisogno di trovare altri punti cardine della propria squadra. Come lo sono stati in tempo non sospetti bandiere della caratura di Pellissier o Luciano. E proprio dal reparto avanzato arrivano queste possibili certezze: Meggiorini e Paloschi non solo soltanto punti fissi in campo, energie ritrovate, ma anche trascinatori positivi fuori dal rettangolo di gioco. Gioie del presente, del futuro e capostipiti di quel carattere e di quell'agonismo con cui costruiscono salvezze come quelle (quasi) portate a termine anche in questa stagone.

    Imprese che valgono una stagione intera, la scommessa sta per essere vinta...
     

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