Chievomania: modulo sbagliato. E il mercato?
Premessa: le impressioni possono essere sempre sbugiardate dal campo. Ma il 4-3-1-2 sembra essere la vera pelle di questa squadra. I motivi? Almeno tre. Rigoni può fare il Rigoni davanti alla difesa. Théréau verrebbe impiegato come trequartista, nel ruolo più vicino al suo modo essere. Pellissier potrebbe essere titolare al fianco di Paloschi. Inoltre, tornando a Rigoni, Luca avrebbe modo di dedicarsi in maniera più approfondita anche alla fase di costruzione, supportato da due giocatori di interdizione e di passo. Restano impressioni, sia inteso.
Veniamo al mercato. Valutazione parziale, certo suscettibile a variazioni. Ma a oggi il mercato sembra essere insoddisfacente. E insufficiente. Tra i nuovi arrivati, chi ha inciso? Nessuno. La verità è che il Chievo di Sannino, negli uomini cardine, è ancora figlio del passato. E qui si potrebbe dire che è scelta intelligente affidarsi alla vecchia guardia, nel segno di una continuità che potrebbe regalare garanzie. Il mercato, però, arriva a supporto.
E finora supporto sostanziale non c´è stato. Tanti nomi: Acosty, Bernardini, Ardemagni, Sestu, Pamic, Improta, Lazarevic, Calello, Kupisz, Radovanovic, Claiton, Estigarribia. Nessuno squillo. Nessun titolare inamovibile. C´è chi entra poco. Chi non trova spazio, chi non vede il campo.