Chievomania: le strategie d'agosto per Corini
Dopo le sgambate in amichevole tra Austria e Francia, le positive impressioni sia contro il Borussia Dortmund (fresco vincitore della Supercoppa tedesca) che con il Marsiglia, il Chievo ha ritoccato con le proprie gambe la Serie A contro una formazione di “pari” livello e sono stati dolori. Anche se Corini non sembra particolarmente preoccupato della sconfitta (la squadra è rimasta in partita per più di un tempo), la speranza è che l’anno zero definito dal presidente Campedelli non inizi con un handicap inaspettato in campionato. In una stagione per il Chievo ripartita con grandi aspettative e una rosa rivoluzionata in gran parte con elementi di spessore ancora da amalgamare al 4-3-3 di Corini, il ritiro ancora prima che incominciasse ha visto in regia la mancanza di Sartori. Un elemento sempre stato imprescindibile per la società di via Galvani, che ora si affiderà a Luca Nember per tenere uniti i cocci della nuova squadra. Una rosa per trequarti completata da un mix di giovani, elementi di esperienza e ottime individualità in cerca di conferme ma affamati di rivalsa.
Certo è che al momento la difesa rimane ancora in parte da decifrare, seppur dopo l’aggiunta di un altro pezzo da novanta per la categoria, ovvero Gamberini. Contro l’Atalanta il reparto difensivo è sembrato ancora in cerca di quadratura, impreciso e fragile. Toccherà a Corini cucirla a Doc in vista della Juventus. Anche a centrocampo, nonostante la buona prova dell’emergente Mangani e la duttilità di Hetemaj, la squadra è parsa macchinosa e ancora sotto ritmo. Chissà che l’assenza di Rigoni venga al più presto colmata e che il motore della squadra possa tornare a dare garanzie. Per reparti in cui ci sono ancora gerarchie da ottimizzare, nonostante i buoni componenti, anche alcuni soluzioni per la porta gialloblù sono da affinare.
Infine, anche l’attacco è sembrato fin qui ancora in fase di costruzione. Bene Meggiorini contro l’Atalanta, ancora osservato speciale l’argentino Maxi Lopez. Per entrambi sarà la stagione del possibile rilancio, sperando nel frattempo nella vena realizzativa di Paloschi, nel riscatto di Pellissier e nella forza di una trequarti che non deve far rimpiangere l’assenza di Théréau. Al contempo sono arrivati fra gli altri Birsa e Bellomo, ma la speranza è che Corini riesca al più presto a trovare la quadratura della squadra che rimane individualmente ben formata in tutti i reparti.
In attesa degli ultimi tasselli, meglio far parlare ancora il campo d’allenamento, unico dettaglio che potrà colmare gli attuali handicap che Corini ha trovato prima dell’inizio del torneo. Conoscendo la grinta di Corini sappiamo che la sfida potrà essere vinta. Basterà?