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    Chievomania: l'effetto Maran si vede nella testa

    Chievomania: l'effetto Maran si vede nella testa

    • Federico Vaccari
    E’ un inizio di settimana che non si vedeva da tempo in casa Chievo. Il punticino di Udine è valso come una vittoria per il modo in cui è stato ottenuto. Per la prima volta il Chievo dopo essere andato sotto è riuscito a recuperare, e con tutte le certezze del caso. Infatti, fa effetto scoprire leggendo i giornali che per la prima volta le carenze evidenziate in campo non siano da assoggettare al Chievo. Una squadra che evidentemente di miglioramenti ne deve fare ancora, ma per la prima volta è apparsa davvero una squadra. L’atteggiamento nel percorso che ha portato Dainelli e compagni da Veronello a Udine ne è stato un segnale. Squadra concentrata e lucida con l’obiettivo di dare continuità a questo delicato momento. Una classifica che ancora stride, i punti di Empoli e Sassuolo mettono in discussione formazioni di caratura superiore come Atalanta e Torino.  E’ normale dunque non rimanere tranquilli. Infine, il calendario metterà di fronte da qui a Natale quattro sfide molto delicate: le gare casalinghe contro Lazio ed Inter, intervallate dalla trasferta di Cagliari ed il derby con il Verona saranno altrettanto ostacoli da superare con equilibrio e tanto sacrificio. Ma l’effetto Maran, l’uomo giusto al posto giusto, sarà sicuramente una garanzia assoluta per il Chievo. E poi ci sono i singoli che crescono ogni giorno di più. Che in questi quindici giorni il Chievo sia riuscito a recuperare quella carenza di condizione fisica è merito anche dell’exploit di giocatori finalmente ritrovati. Dainelli e Gamberini ormai sono la coppia perfetta per la difesa. Con Cesar a scalpitare e Zukanovic duttile nel giocare sia a sinistra che a centrocampo. Rilevando l’estrosità di Birsa e la quantità di Izco che sicuramente aiuterà il centrocampo a non rimpiangere un faro come Rigoni, spesso inserito come l’emblema dello scarso rendimento in mezzo. Aspettando, infine, che anche l’attacco riesca veramente ad incidere grazie ai gol di Maxi Lopez e Paloschi. Citando i vari Schelotto, Bellomo e Meggiorini, tutte seconde punte che possono e devono fare la differenza.

    A Natale vorremmo parlare di una squadra finalmente ambiziosa e che finalmente si scucia di dosso le paure del passato. Nel frattempo Maran si può godere i colpi dei vari Radovanovic e Pellissier, per rimanere sul tema delle scoperte. L’effetto Maran si diffonde a 360 gradi. E guai se non fosse così.
     

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