Chievomania: il valore speciale dell'ultima al Bentegodi
La rinascita improntata dalla società – esente da quel momento di alcuni perni fissi come Sartori – alla fine riportò anche certe teorie, le medesime che tredici anni fa determinarono quel campionato da protagonisti. Certo, oggigiorno in Serie A ci resti soprattutto se ti fai bastare ciò che i diritti televisivi ti regalano (grazie al comando del pallone), ma l’entità di un club quello non si cambia e neanche al Chievo è cambiato.
Oggi contro l’Atalanta – altra realtà che spesso è rimasta in controtendenza rispetto alla media – il Chievo proverà a rendere ancora più soddisfacente un campionato che, se si contassero solo i punti della classifica da quando Maran è arrivato, farebbe trovare il Chievo ancora in lotta per un posticino Uefa.
Un po’ di defezioni questo pomeriggio al Bentegodi per Maran. Ma crediamo ci sia ancora spazio per altre sorprese e chissà che non venga ancora dal reparto d’attacco: Paloschi, a cui verrà prolungato il contratto fino al 2020, giocherà a fianco di Meggiorini o Pellissier ma è ancora a caccia di record. Per lui tredici reti stagionali, record eguagliato in un solo campionato con la maglia del Chievo, e 93 reti complessive in Serie A.
Per il resto sono ben sei le vittorie del Chievo nei dodici congedi casalinghi in Serie A. L’anno scorso, all’addio di Javier Zanetti, l’Obi del Chievo fece chiudere con l’amaro in bocca la stagione di Mazzarri. Quest’anno il Bentegodi si aspetta un ultimo squillo d’altra classe. Uno squillo da rinnovo. Uno squillo per far riscrivere la storia del Chievo.