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    Chievomania: col Toro briciole salvezza

    Chievomania: col Toro briciole salvezza

    • Federico Vaccari
    Un pareggio a reti inviolate che si avvertiva lontano un miglio. Chievo e Torino non si sono fatti troppo male, in una gara che verrà ricordata più per il freddo del Bentegodi che per le emozioni regalate. Effettivamente cosa ci sia da essere soddisfatti quando si vedono partite di questo tipo faccio ancora fatica a comprenderlo. Colpa di una pressione complessiva legata al risultato che spesso incide più della spettacolarità della partita. Ma capiamo molto di più l’importanza, sia da una parte e sia dall’altra, di procedere verso quella continuità di risultati che per Maran sono stati evidentissimi dal primo giorno in cui è arrivato. Pazienza, dunque, se alla fine di uno 0-0 striminzito a sorridere sono stati entrambi gli allenatori. Maran, inoltre, sa benissimo che spesso è proprio la legge del difensore più forte che vince sull’attacco meno sterile.  

    Un pareggio, infine, che soddisfa tutto l’entourage del Chievo per i numeri sempre più crescenti che Maran ha saputo ottenere da quando è arrivato Verona. Prima di tutto l’aspetto motivazionale e mentale di un gruppo che pian piano ha saputo venir fuori dal proprio guscio, grazie a cattiveria agonistica, grazie ai progressi difensivi e di equilibrio sia a centrocampo che in attacco. Inoltre, è accresciuta esponenzialmente quella condizione psicofisica che permette alla squadra di giocarsela fino in fondo con tutte.
    Quello che è balzato ancora una volta all’occhio sono state quelle modifiche operate da Maran, ormai diventate certezze e fondamentali per il recupero in classifica. Già espresso quelle difensive, è il centrocampo ad aver subìto maggior completezza da quando è arrivato Maran. Anche contro il Torino, il Chievo è sembrato molto più compatto grazie al sacrificio di vari Birsa, Hetemaj e Schelotto che si sono adoperati per fare gli esterni, nel 4-4-2 atipico di Maran.

    In conclusione, se il Chievo riuscirà in questo mese freddo di gennaio a risolvere quelle poche “grane” in uscita, inserendo nel contempo uomini duttili allo schema di Maran, il Chievo riuscirà ad aumentare quella spettacolarità che per il momento si vede poco ma per il quale si può sopravvivere benissimo.

    In fondo, meglio brutti che ultimi.
     

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