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    Chiesa si scopre da Juve: ma per mister 60 milioni deve essere solo l'inizio

    Chiesa si scopre da Juve: ma per mister 60 milioni deve essere solo l'inizio

    • Nicola Balice, inviato a Torino
    60 milioni. Tanto costerà Federico Chiesa alla Juve, nella peggiore (o migliore, dipende dai punti di vista) delle ipotesi. Così ripartiti: 3 milioni per il primo anno di prestito, 7 per il prossimo, 40 milioni per l'obbligo di riscatto nel 2022 cui aggiungere eventualmente altri 10 milioni di bonus. Troppo? Sono in molti a pensarla così, tra momento storico particolare e forse un organico che poteva necessitare di rinforzi simili in altre zone del campo. La verità potrà essere solo una, la dirà il campo e non potrà essere rivelata troppo in fretta. Di sicuro la Juve ha investito tanto, tantissimo su Chiesa. Perché la Fiorentina di Rocco Commisso si è rassegnata a lasciarlo partire, ha agevolato la trattativa con un'operazione creativa, ma di sicuro non l'ha né regalato né svenduto. Intanto Chiesa un primo colpo l'ha battuto. C'è voluto un po' di tempo, è arrivato in una notte non particolarmente importante, ma è arrivato.

    COSI' SI' – Fin qui ha giocato a destra e ha giocato a sinistra. Al netto di un problema fisico che ne ha rallentato l'inserimento, più che altro aveva giocato senza lasciare il segno. Non particolarmente male, nemmeno particolarmente bene. Un copione che non può essere accettato se sul tuo biglietto da visita resta quell'etichetta di mister 60 milioni, soprattutto in piena crisi economica. Però in questa stagione ad ogni livello in casa Juve si ricorda come serva tempo, per tutti, da Andrea Pirlo in poi. A maggior ragione per i nuovi acquisti. Certo, non tutte le volte la Juve affronterà avversari morbidi come la Dinamo Kiev. Ma quello che Chiesa ha fatto nell'ultimo match di Champions è esattamente quello per cui è stato acquistato, a ogni costo o quasi. Fare la differenza, con le sue caratteristiche. Cioè cambiando marcia. Attaccando avversari e la porta, con e senza palla. Andando ai mille all'ora. Che poi è quello che Chiesa sa fare più di ogni altra cosa. Pagando spesso in termini di precisione o lucidità, ma lui va. Se poi arrivano i gol e gli assist, allora significa che funziona. Una prova super non basta, non può bastare. Serve continuità. Serve che sia decisivo anche nelle partite che contano per davvero. Serve che sia decisivo quando la Juve è in difficoltà. Intanto da qualche parte bisogna pur cominciare e Chiesa in fondo ha cominciato contro la Dinamo Kiev.

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