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    Finalmente Chiesa! In gol 20 anni dopo papà Enrico, Federico dimostra di essere uno da Juve

    Finalmente Chiesa! In gol 20 anni dopo papà Enrico, Federico dimostra di essere uno da Juve

    • Alberto Polverosi
      Alberto Polverosi
    La Juventus ha giocato una partita seria e l’ha vinta con pieno merito. Troppa la differenza tecnica rispetto alla Dinamo Kiev, come era apparso evidente già all’andata in Ucraina. E troppa la voglia di Federico Chiesa di dimostrare che è davvero un giocatore da Juve. L’ex viola ha segnato per conto suo il primo gol ed è stato decisivo anche nella seconda e terza rete bianconera. Serviva a Pirlo una risposta di questo tipo dopo le incertezze col Ferencvaros (vittoria senza gioco) e soprattutto dopo il pareggio di Benevento. Tuttavia, per conquistare il primo posto del girone dovrà fare un’impresa sul campo del Barcellona che ha schiantato il Ferencvaros a Budapest. Vista la sconfitta per 0-2 nello scontro diretto a Torino, ai campioni d’Italia non basterà vincere al Camp Nou con lo stesso punteggio perché così sarebbero battuti nettamente per la differenza-reti (+14 per i catalani, +7 per i bianconeri), ma dovranno superare il Barça con 2 gol di scarto segnando almeno 3 reti, così finirebbero al primo posto per il maggior numero di gol realizzati in trasferta. Un’impresa, appunto.

    IL PRIMO GOL DI CHIESA - Senza strafare, ma con forza e decisione, la Juve si è impossessata della partita e ha concesso alla squadra di Mircea Lucescu solo qualche uscita e solo una volta la Dinamo è stata veramente pericolosa. Da questa nitida vittoria sono arrivate solo buone notizie. La migliore sul conto di Federico Chiesa che ha segnato la sua prima rete nella Juventus proprio in Champions League. L’ex viola, schierato sulla fascia destra, era incontenibile. Ci ha provato due volte e ha fatto centro alla terza occasione, dopo un attacco alla profondità di Morata e il cross-assist di Alex Sandro. Chiesa ha colpito di testa, staccando su Mykolenko (non un cliente facile, peraltro), la palla è entrata anche per il goffo intervento del portiere Buschan. Nel primo tempo, Chiesa è stato utile ed efficace anche nei recuperi difensivi; nel secondo ha sfondato a ripetizione e partecipato con un assist e un pre-assist gli altri due gol della Juve. Curiosità: Chiesa junior ha segnato un gol in Champions League 20 anni e 256 giorni dopo l'ultima rete nella competizione di suo padre Enrico Chiesa. Prima dell’1-0, la Juve aveva concluso 6 volte e in un’occasione (di Morata) era stata vicinissima al gol (paratona d’istinto di Buschan). Dopo l’1-0, invece, traversa piena di Ronaldo, sempre su assist di Alex Sandro: vista la partenza del tiro (ai bordi dell’area piccola), va considerato un gol sbagliato. Per 40' la Dinamo davanti è stata inesistente.

    DECISIVO SZCZESNY - Ma appena la Juve ha rallentato, nel finale del primo tempo, la squadra ucraina ha preso campo e ha costruito una clamorosa palla-gol sfruttando un brutto errore di De Ligt che in questa partita ha giocato a sinistra e non a destra di Bonucci. Cross di Kedziora, il centrale olandese ha capito male la traiettoria della palla e l’ha bucata, assist di petto di Verbic per Tsygankov, ostacolato dall’arrivo del suo compagno Shepaliev, sulla conclusione da due passi Szczesny ha fatto un capolavoro respingendo di piede. Poco prima, Bonucci aveva rischiato un rigore su Verbic: la signora Frappart era a un passo e ha deciso che fosse tutto regolare.

    I TERZINI - Le altre buone notizie per il tecnico bianconero (che rispetto alla gara di Benevento aveva fatto sei cambi) sono giunte dai due terzini. Demiral, al rientro dopo il problema muscolare, ha giocato a destra, in una posizione nuova per lui anche se, attaccando la Juve a tre, faceva in realtà il terzo centrale e ha controllato agevolmente il tecnico Rodrigues nel primo tempo e Tsygankov nel secondo. Sull’altro versante spingeva a buon ritmo Alex Sandro, alla ricerca della condizione migliore. Ricerca conclusa visto che dal suo piede sinistro sono partiti il cross per la rete di Chiesa e l’assist per la traversa di Ronaldo.

    I 750 DI CR7 - La Juve ha un po’ sofferto i primi 10' del secondo tempo, quando la Dinamo Kiev ha dato il meglio di sé come palleggio e forza offensiva. Szczesny ha fatto un’altra bella parata su tiro-cross di Tsygankov, ma poi si è scatenato di nuovo Chiesa. Col primo attacco ha creato scompiglio in area ucraina (ha sbagliato però la scelta finale, doveva tirare invece ha messo la palla in mezzo), con la seconda ha spinto la Juve al 2-0 e portato Ronaldo alla cifra pari di 750 gol in carriera, un decimo esatti con la maglia bianconera. L’ex viola ha sfondato a destra (Mykolenko non reggeva i suoi scatti), cross per Morata, respinta corta e disperata di Buschan, la palla è schizzata a Ronaldo a cui è bastato appoggiarla in rete. Abbraccio per i suoi 750 gol in carriera.

    ANCORA CHIESA PER MORATA - Sul 2-0, Pirlo ha tolto Bonucci (al rientro) per mettere Danilo (a destra) e riportare Demiral al centro. L’altro cambio era per Ramsey, uno dei pochi bianconeri in ombra, per Bernardeschi. La Juve non ha smesso di attaccare e ancora una volta un furioso attacco di Chiesa ha dato ai suoi il terzo gol: scambio con McKennie, l’ex viola ha messo la palla al centro dell’area per Morata, controllo, dribbling, freddezza, gol. Per Alvaro le 6 reti di questa edizione rappresentano il suo record in Champions. L’ultimo bianconero a realizzare almeno 6 gol in una fase a gironi di Champions League era stato David Trezeguet, nel 2001/02. Ne aveva fatti proprio sei, lo spagnolo può ancora superarlo. Oh, non deve essere mica solo Ronaldo a pensare ai record.

    IL TABELLINO

    Juventus-Dinamo Kiev 3-0
    Marcatore
    : pt 21' Chiesa (J); st 12' Ronaldo (J), 21' Morata (J).
    Assist: pt 21' Alex Sandro (J), 12' Morata (J), 21' Chiesa (J).
    Juventus (4-4-2): Szczesny; Demiral (24' st Dragusin), Bonucci (17' st Danilo), De Ligt, Alex Sandro; Chiesa (31' st Kulusevski), Bentancur (31' st Arthur), McKennie, Ramsey (17' st Bernardeschi); Morata, Ronaldo. A disp. Pinsoglio, Dybala, Cuadrado, Rabiot, Da Graca, Frabotta, Portanova. All. Pirlo.
    Dinamo Kiev (4-1-4-1): Bushchan; Kedziona, Zabarny, Popov, Mykolenko (39' st Karavaev); Sydorchuk; Tsygankov (46' st Lednev), Shepeliev (28' st Garmash), Shaparenko, Rodrigues (28' st De Pena); Verbic (28' st Supriaga). A disp. Neshcheret, Borko, Baluta, Shabanov, Andriyeski,, Clayton, Syrota. All. Lucescu.
    Arbitro: Frappart (Francia).
    V.A.R.: Millot (Francia).
    Ammoniti: pt 10' Bentancur (J), 27' Zabarnyi (D); st 35' Shaparenko (D).

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