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  • Chiellini un esempio: non elemosinerà un posto alla Juve

    Chiellini un esempio: non elemosinerà un posto alla Juve

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Giorgio Chiellini ha lasciato il calcio come lo ha vissuto. Con il ciglio asciutto di chi sa che doveva finire, con la consapevolezza che domani è un altro giorno, con la certezza che il futuro lo si costruisce per tempo, magari studiando, magari andando a vivere in un Paese straniero per almeno un paio d'anni, di sicuro aprendosi verso gli altri e verso altro. 

    Non c'è ancora nulla di definito nel post carriera di uno dei più forti difensori italiani degli ultimi trent'anni, si sa solo che a questo bivio Giorgio non è arrivato impreparato. Quando ha salutato la Juventus capiva di non poter essere più competitivo per il campionato italiano e per le Coppe. Adesso che forse ci tornerà sa di potere essere un manager che ha raccolto lungo la strada pezzi di esperienza. 

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    E' proprio vero che l'essere liberi è strettamente correlato al sapere che si è riusciti ad accumulare. Infatti Chiellini è così libero che non ha la necessità né di lavorare nel calcio, né di farlo nella Juventus. Può essere un professionista che si occupa di economia, marketing ed eventualmente comunicazione in ogni ambito della sfera lavorativa. 

    Quindi sono sicuro che non elemosinerà un posto, come hanno fatto tanti altri campioni, anche più famosi di lui, in un club o in quello dove è stato più a lungo nel tempo. Come non avrà bisogno di diventare agente di calciatori o di mobilitare stampa e tifosi per ottenere qualche simonia. Resterà se stesso come lo è stato in campo: di piede ruvido e di animo gentile, di intelligenza vivida ed educazione rara. Un esempio longevo e silenzioso. Come il suo sobrio e compostissimo addio. 
     

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