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Chi era Kurt Hamrin, l'Uccellino che ispirò Paolo Rossi e si arrese solo a Pelé
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LA BIOGRAFIA - Hamrin nasce a Stoccolma il 19 novembre del 1934. Cresciuto nelle giovanili di Huvudsta IS, Råsunda IS e AIK, comincia a giocare da professionista proprio nella squadra di Stoccolma prima di arrivare nel 1956 alla Juve, dove disputa una stagione. In quella successiva passa al Padova di Rocco e poi alla Fiorentina, dove fa le fortune del club e le sue. Nel 1964 a Bergamo segna 5 reti in un epico 1-7 della Viola all'Atalanta. Nel 1967 è al Milan dove, in due stagioni, vince Coppa delle Coppe, scudetto e Coppa dei Campioni. Fa poi tappa a Napoli prima di chiudere la carriera dove l'aveva cominciata, all'AIK. Da ex giocatore, diventa prima assicuratore e poi esportatore di prodotti italiani in Scandinavia. Resta però sempre nel mondo del calcio, facendo l'osservatore e l'allenatore.
QUANTE STORIE - Il suo modello era Stanley Matthews, storico attaccante vincitore del primo Pallone d'Oro. Il suo modo di giocare aveva ispirato Paolo Rossi. In una recente intervista al Corriere della Sera aveva detto: "Io mi rivedevo in Paolo e Paolo in me. Tante volte è venuto a casa mia e tante volte sono stato a casa sua. Un ragazzo meraviglioso e un campione vero. Una ferita del mio cuore la sua morte". Di Pelé invece diceva: "Era il migliore, un’altra cosa rispetto a tutti. L’ho incontrato tante volte, una anche a Firenze: era in viaggio di nozze e quando mi vide corse ad abbracciarmi. Come dopo un gol". Ha allenato Sarri al Figline ('Fisicamente era tosto ma con i piedi quadrati. Io non ero tagliato per fare l’allenatore e lui per fare il calciatore') e scoperto Federico Chiesa ('Scoperto è esagerato. Nella Settignanese allenavo i più piccini, lui compreso'). C'è sempre stato nel nostro calcio e resterà nei ricordi di chi l'ha visto gonfiare le reti in tutta Italia.