
Le 5 cose che non sai di Zhegrova, il funambolo partito da un Milan camp che può arrivare alla Juventus
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CHE FUNAMBOLO - Un giocatore estremamente abile nel dribbling, il kosovaro classe 1999, un dribbling da strada ma mai solo fine a se stesso, per quanto spettacolare da vedere con tunnel e cambi di direzione. Zhegrova è anche ben strutturato fisicamente, e per essere un dribblomane ha anche un discreto rapporto con il gol: sono 11, con 9 assist, nell'arco di 41 partite stagionali fin qui.
ZHEGROVA HA CAMBIATO AGENTE: LEGGI QUA
Nella gallery di seguito scopriamo 5 curiosità su Edon Zhegrova.

1 - Zhegrova è nato in Germania nel 1999, figlio di due albanesi scappati dalle devastazioni che prima dell'inizio del Nuovo Millennio hanno attraversato i Balcani nel contesto della guerra. All’età di due anni, ormai terminato il conflitto che ha sancito la nascita del Kosovo, la sua famiglia si è stabilita nella capitale Pristina. Qui Edon ha iniziato a conoscere il mondo del calcio, militando nelle selezioni giovanili del Flamurtari Prishtina e del FC Prishtina.

2 - Il Milan nel 2011 organizza a Pristina uno dei suoi consueti Milan Camp. Una notizia che il 12enne Zhegrova apprende solo all’ultimo momento, facendosi accompagnare dal proprio allenatore. Arrivato e registratosi per ultimo, risulta il miglior giocatore della settimana e gioca a San Siro un’amichevole con una selezione di partecipanti a quel Milan Camp.

3 - Ha 16 anni quando spicca il primo salto verso il calcio che conta, trasferendosi in Belgio, nel Sint-Truiden. La sua carriera da professionista inizia nel 2017 al Genk. Il 10 settembre, durante la partita contro il Gent, Zhegrova entra al minuto 80 rilevando Ruslan Malinovskyi. Basta solo un’altra partita per realizzare il primo assist, mentre a dicembre arriva il primo gol contro l’Eupen.

4 - Il Lille lo ha preso come sostituto di Ikoné, preso dalla Fiorentina nella sessione di mercato invernale 2021-2022. Dà l'impressione di poter arrivare molto più lontano del francese, almeno nell'eventuale passaggio dal Lille all'Italia.

5 - Le sue caratteristiche offensive gli hanno aperto le porte della selezione nazionale kosovara, nella quale è entrato nel marzo 2018. Ha segnato anche nella sua prima presenza contro il Madagascar, mentre oggi conta 34 presenze e 4 reti. Per il suo sinistro, ma solo per quello vista la corporatura (1,81 m), da giovane è stato chiamato il Messi del Kosovo.