Neres, alto 176 centimetri, di piede sinistro, è un esterno offensivo molto rapido, dotato di un ottimo sinistro e in grado di giocare su entrambe le fasce. Eccellente nel dribbling, ha un occhio particolare per i passaggi filtranti ma vede anche molto bene la porta. Nel Napoli potrebbe spesso cambiare fascia e favorire l'imprevedibilità assieme a Kvaratskhelia, sfruttando una maggiore duttilità rispetto a Politano. 

Nato a San Paolo del Brasile il 3 marzo del 1997, David Neres Campos comincia da mediano nelle giovanili della squadra della sua città, passando velocemente a posizioni più offensive e venendo riconosciuto come un talento in grado di sfondare. Vince la Copa Libertadores U20, ma viene frenato nel percorso verso la prima squadra da un brutto infortunio alla spalla. Gioia dell'esordio solo rimandata, il gol arriva dopo pochi giorni e subito su di lui piomba l'Ajax.

12 milioni di euro: mai un giocatore era arrivato in Olanda dall'estero per così tanti soldi. Il tempo di cinque presenze con l'Under 21, poi è già in prima squadra, e con l'arrivo di Ten Hag e la costruzione della squadra che sfiorerà la finale di Champions 2018/19 con i vari De Ligt, Van de Beek, Ziyech, De Jong, Mazraoui, Onana. 180 presenze in 5 anni, condite da 47 gol e 6 trofei (2 campionati, 2 coppe d'Olanda e 2 Supercoppe d'Olanda). Nel novembre 2019 si infortuna al ginocchio e sta fermo diversi mesi, per trovare al rientro una squadra ridimensionata: decide allora per l'approdo in Ucraina, allo Shakhtar Donetsk di Roberto De Zerbi che ne acquisisce il cartellino per una cifra, ancora una volta, di 12 milioni di euro. 

Ecco però la guerra, e Neres è tra i brasiliani che scappano letteralmente dal conflitto sfruttando le facilitazioni della UEFA e della FIFA. A giugno 2022, il Benfica annuncia di averne acquisito il cartellino per una cifra pari a 15 milioni di euro. Con le Aquile due anni su livelli discreti, anche se non paragonabili a quelli toccati nell'Ajax.