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    Juventus, storia di un flop annunciato: i bianconeri stanno pagando le scelte sbagliate in estate

    Juventus, storia di un flop annunciato: i bianconeri stanno pagando le scelte sbagliate in estate

    • Sandro Sabatini
      Sandro Sabatini
    A ripensarci anche dopo dirette televisive e live sui social, nella notte bianconera della rabbia accumulata e dell’orgoglio perduto, viene semplicemente da scrivere che sulla Juventus tutto è già stato detto e ridetto in anticipo. Ma non ascoltava nessuno.

    Qui non si parla di Allegri, né della grande macchina avviata nel tentativo di screditare e ridicolizzare l’ex allenatore. Ma basta con i paragoni: non hanno senso e non sono ammessi, almeno per il momento, anche in virtù della manifesta inferiorità mostrata fin qui da Thiago Motta nei confronti di Allegri e di Giuntoli al cospetto di Marotta.

    La squadra, terza in campionato e vincitrice della Coppa Italia, andava migliorata partendo da una buona base: quasi tutti confermati, con l’aggiunta di due giocatori in fascia sinistra, un centrocampista tipo Ederson e - visto che Kean chiedeva di andare a giocare da titolare - un attaccante alternativo a Vlahovic. Una Juventus che la stagione scorsa era andata oltre i propri limite tecnici, non andava ricostruita dalle macerie, ma sistemata. E sì, poteva starci un cambio in panchina, per evidente mancanza di empatia con la nuova proprietà da parte dell'allenatore, ma la scelta sarebbe dovuta cadere su un allenatore con maggiore esperienza ad alti livelli.

    Il livello, già. Le categorie, ecco. A proposito… Giuntoli ha sbagliato tutto ciò che era possibile sbagliare, a partire dalla masochistica strategia dei fuori rosa ai quali è stato pagato gran parte dello stipendio: decine di milioni buttati via, formalmente tolti dal “monte ingaggi” ma comunque gravosi sul bilancio. Tanto per dire: oggi farebbe comodo un Rugani in difesa, ma gioca nell’Ajax, pagato dalla Juve! Ma non la pensano così Thiago Motta e Giuntoli, che ribadiscono l’errore con Danilo: fuori rosa anche il capitano che - con rispetto per Locatelli - è assai più autorevole e “juventino” sia in campo che in spogliatoio.

    Via anche Danilo, senza pensare che rispetto alla stagione scorsa, i giocatori sono peggiorati tutti. Ci sarà un motivo? Per esempio i vecchi. Irriconoscibile Vlahovic, illuso - insieme a molti tifosi juventini - da chi credeva che il suo problema fosse lo stile di gioco del precedente allenatore. Stordito Cambiaso, passato da tuttofare top a panchinaro senza un perché. Logorato Gatti, in avvio capitano e adesso titolare per mancanza di alternative. Locatelli tale e quale. McKennie confuso dai cambi di ruolo. Yildiz casuale sia nell’impiego (a Ryiad doveva essere in panca…) sia nel rendimento.



    Arrivano i nuovi. Koop è la controfigura di se stessoDouglas Luiz è un buon centrocampista, ma non si capisce né chi l’ha voluto alla Juve né chi non lo vuole in squadra. Thuram ok, l’unico. Kalulu bene ma - meglio chiarire - non benissimo. Conceicao è un prestito il cui riscatto costerà carissimo. Di Gregorio non vale Szczesny e forse nemmeno Perin, almeno adesso. A proposito di Perin, avrebbe meritato di giocare titolare in Supercoppa Italiana. Lo meritava, da vincitore della Coppa Italia, che era stato il pass per l’Arabia. Ma sarebbe stato un piccolo, minuscolo omaggio alla storia. Ma alla Juve di oggi sembra non interessare.

    Del resto, nel comunicato di esonero del 17 maggio scorso, c’era scritto che Allegri era incompatibile con i principi della Juventus. Aveva appena conquistato la Coppa Italia. Aveva vinto. Appunto. Vincere: qualcosa di incompatibile con la Juve di oggi.

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    Utente CM 595800
    Utente CM 595800

    Un tempo giocatori presi per pochi euri e poi stravenduti come Zidane e Pogba. Oggi tanti giocato...

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