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    Chi è Cubarsì, l'MVP di Barcellona-Napoli che faceva il falegname

    Chi è Cubarsì, l'MVP di Barcellona-Napoli che faceva il falegname

    • Francesco Guerrieri

    I presupposti per diventare un top player Pau Cubarsì ce li ha tutti, l’etichetta di ‘giovane della Masìa’ è spesso sinonimo di garanzia. In estate ha firmato il primo contratto da pro col Barcellona fino al 2026, Xavi l’ha fatto debuttare lanciandolo titolare a neanche 17 anni negli ottavi di Coppa del Re contro l’Unionistas e da allora ha sempre giocato. Confermato anche nel ritorno degli ottavi di Champions col Napoli, è stato l’MVP della partita: “È stato uno dei giorni più belli della mia vita” ha detto con un sorrisone così. 


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    LA STORIA DI CUBARSÌ - Il destino di Cubarsì era chiaro fin da piccolo: a 2 anni il padre l’ha iscritto a scuola calcio e a 9 è entrato nelle giovanili del Girona. Difensore centrale di piede destro, si ispira a Puyol e si è già preso i complimenti di Xavi: È un giocatore di talento, segnerà un'epoca come Yamal”. Prendere appunti, grazie. Arrivato cinque anni fa al Barcellona, alla prima presenza in Youth League ha già scritto la storia: a 15 anni, 9 mesi e 8 giorni è diventato terzo giocatore più giovane del Barça nella competizione dietro Yamal e Moriba. 

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    I NUMERI DI CUBARSÌ - Punto di riferimento della Spagna Under 17, ha giocato sempre da titolare sia l’ultimo Europeo - anche una partita contro l’Italia - che l’ultimo Mondiale; prima di salire in prima squadra ha totalizzato 9 presenze col Barcellona riserve di Rafa Marquez. Xavi gli aveva fatto fare qualche panchina compresa quella nel Clasico di fine ottobre col Real Madrid, al Benito Villamarìn nel 4-2 al Betis Siviglia il debutto in Liga: si è piazzato al centro della difesa senza mai tirare indietro la gamba. Quarto giocatore del Barça con più interventi fatti in quella partita: davanti a lui solo Gündogan, de Jong e Koundé; precisione passaggi: 93,5%. 

    CUBARSÌ FALEGNAME (MANCATO) - Se non avesse fatto il calciatore, probabilmente Cubarsì sarebbe stato un falegname. Per anni si è alternato spesso tra il pallone e la falegnameria di famiglia nata più di 100 anni fa. Un’azienda aperta dai suoi antenati a Estanyol, paesino di 200 anime a 10 km da Girona e dove Pau è nato e cresciuto. Lì aveva iniziato a lavorare anche lui dando una mano al padre, ma la testa era sempre proiettata al calcio. La passione per il pallone ha vinto su tutto, il talento ha fatto il resto. Cubarsì è uno degli ultimi gioielli usciti dalla Masìa, il Barcellona ha tirato fuori un altro potenziale top player.

    @francGuerrieri 


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