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Chelsea, Palmer generazionale: scrive la storia della Premier League e abbatte ogni record, Maresca può sognare
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UN’ASCESA INFINITA – Era l’ultimo giorno di mercato estivo (1° settembre) quando il giovane classe 2002 lasciò il Manchester City di Pep Guardiola, pochi giorni dopo la sconfitta nel Community Shield patita per mano dell’Arsenal – dove, peraltro, Palmer aveva segnato -, arrivando alla corte dell’allora allenatore Mauricio Pochettino, a titolo definitivo, per la modica cifra di 45 milioni di euro. L’ennesimo colpo, targato Boehly, di una campagna faraonica da parte dei Blues che, con la nuova proprietà, ha speso ben più di un miliardo di euro sul mercato. Ma che il Chelsea fosse propenso a spendere cifre importanti non era una novità, non lo era nemmeno su un giocatore così giovane. A sorprendere erano quei 45 milioni per un giocatore che, a conti fatti, aveva disputato appena 19 spezzoni di partita in Premier League, regalando un solo assist e senza mai segnare. Si parlava di un 2002, chiaro, ma chi si aspettava un’ascesa di questo livello?
PRESTAZIONE DA CINETECA – Prestazioni, giocate di classe, personalità, leadership e tanti, tanti gol per Cole Palmer. Un’ascesa infinita e destinata a continuare nel calcio che conta. Anche oggi, quattro timbri sulla sfida che hanno delineato, ancor di più, tutte le sfaccettature di un giocatore di livello internazionale. Passagio di Nicolas Jackson e sinistro a porta vuota che si infila in rete. E abbiamo appena iniziato lo show. Segue un rigore trasformato con freddezza assoluta nell’angolino alla sua sinistra. Ma, per non farsi mancare nulla, decide di inventarsi anche calciatore di punizioni, con un mancino poetico che si infila nel sette, non lasciando scampo a Verbruggen. Infine, sfruttando l’assist di Sancho, Palmer ha realizzato il suo poker personale – e pensare che gli è stato annullato anche un gol e ha preso una traversa -, il secondo in maglia Blues dopo quello registrato nel 6-0 contro l’Everton che gli fece battere una sfilza impressionante di record.
RECORD SU RECORD – All’epoca, infatti, Palmer divenne il giocatore che realizzò la tripletta perfetta (gol di sinistro, di destro e di testa) più veloce nella storia della Premier League: i suoi 29’ batterono il primato di Tommy Johnson (38’ in Aston Villa-Wimbledon nel 1995) e di Erling Haaland, che aveva siglato tre reti di tale fattura contro il Nottingham Forest il 31 agosto 2022. Ma, oggi, la caccia di Palmer è proseguita: una tripletta in 10 minuti (un poker in 20’), è il giocatore con il maggior di contributi a rete di tutta l’Inghilterra in campionato con 43 (più di Haaland a 39, di Watkins a 34, di Salah a 32 e di Son a 31), ha siglato il secondo poker nella storia del Chelsea (raggiungendo se stesso) dai tempi di Frank Lampard e in 55 presenze complessive con la maglia Blues, la sua media di contributi per le reti del club è di poco inferiore all’1 (33 gol e 19 assist, 52 contributi in 55 presenze, per una media di circa 0,94). Inoltre, oggi ha raggiunto il numero di triplette in divisa Chelsea registrate da Lampard, Hasselbaink e Drogba (tutti a quota 3) – lo stesso numero raggiunto da Saka, Foden e Rashford messi assieme – ed è diventato il primo giocatore di sempre a segnare 4 gol prima dell’intervallo in una partita di campionato nella storia della Premier League. E aggiungiamo anche il fatto che è un rigorista infallibile – 15 su 15 calciati, di cui 10 su 10 in Premier, a un passo dal record di 11 su 11 di Yaya Touré. Palmer è ormai un giocatore totale, un fenomeno generazionale che si contenderà, nei prossimi anni, il Pallone d’Oro coi più grandi di questo sport.
@cicciostraga7
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