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    Chelsea, i tifosi chiedono alla Premier League di indagare il patron Boehly

    Chelsea, i tifosi chiedono alla Premier League di indagare il patron Boehly

    • Federico Albrizio
    Il rapporto tra i tifosi del Chelsea e Todd Boehly, azionista del club insieme al fondo USA Clearlake Capital, è ai minimi termini ma nelle ultime ore arriva una notizia clamorosa: i fan dei Blues chiedono alla Premier League di indagare il patron del club.

    E' la novità evidenziata dal quotidiano britannico Daily Mail. Il Chelsea Supporters' Trust (CST), la più grande associazione di tifosi della squadra londinese, ha scritto all'amministratore delegato della Premier League, Richard Masters: la richiesta è di indagare sul controverso legame esistente tra lo stesso Boehly e il sito di rivendita di biglietti Vivid Seats, già dichiarato illegale dalle stesse autorità britanniche.

    I TIFOSI DEL CHELSEA CHIEDONO INDAGINE SU BOEHLY - Come fa sapere lo stesso CST, la lettera all'ad della Premier Masters arriva dopo che questi ha invitato più volte Boehly a spiegare, pubblicamente e privatamente, i suoi rapporti con Vivid Seats. Questo perché loa questinoe preoccupa la maggior parte dei tifosi del Chelsea e metterebbe inoltre a rischio anche il futuro stesso del club. A queste sollecitudini, tuttavia, non sono arrivate risposte dell'entourage di Boehly.

    Il sentimento di rabbia fra i supporters dei Blues sta diventando sempre più acceso, al punto di arrivare a richiedere alla Premier League di indagare sul comportamento di uno dei suoi più importanti co-proprietari, visto che la piattaforma in questione rivende biglietti delle partite di Premier League, inclusi quelli del Chelsea, sui mercati esteri come quello degli Stati Uniti.

    LA LETTERA DEI TIFOSI ALL'AD DELLA PREMIER LEAGUE - Nella lettera inviata a Masters, il Chelsea Supporters' Trust sottolinea come il comportamento di Boehly sia "totalmente inappropriato" e "mina significativamente"  i tentativi del loro club e di altri, come la Premier League e la polizia metropolitana, di ridurre il problema del bagarinaggio.

    Vivid Seats è un marketplace online con sede negli USA di cui Boehly è sia investitore che direttore ed è menzionato nella lista della Premier League dei "siti di vendita di biglietti non autorizzati".

    Nella lettera, il CST afferma: "Vivid Seats attualmente elenca biglietti per ogni partita di Premier League per il resto della stagione e la maggior parte dei biglietti viene venduta a prezzi ben superiori al valore nominale con tariffe significativamente gonfiate. Ad esempio, un biglietto per l‘ultima partita casalinga del Liverpool della stagione è attualmente messo in vendita su Vivid Seats per quasi 20.000 sterline (quasi 24mila euro, ndr)

    Inoltre, il CST sottolinea come sulla piattaforma siano in vendita tagliandi dello stesso Chelsea e anche questi abbiano prezzi gonfiati. A tutto questo si aggiunge il fatto che gli stessi tagliandi non sono in vendita sul sito, ovviamente sono stati acquistati in stoke dalla società di rivendita, e quindi questo è un comportamento che la Premier League, e anche tutti i suoi club, definiscono senza misure illegale.

    La lettera prosegue: "Molti membri del CST sono chiaramente infuriati da questa connessione e ci hanno scritto per dire che l’associazione di Mr. Boehly con Vivid Seats rappresenta una violazione della fiducia e un chiaro conflitto di interessi. Il CST crede fermamente che sia giunto il momento che la Premier League agisca e indaghi. Accoglieremmo con favore il suo parere, in qualità di amministratore delegato della Premier League, su questa questione e ci aspettiamo che la Premier League colga questa opportunità per agire rapidamente e garantire che un azionista di rilievo di un club cessi di facilitare la vendita di biglietti a prezzi significativamente superiori al valore nominale".

    LA POSIZIONE DELLA FA - Sulla questione, un portavoce della Football Association ha dichiarato: "La Football Supporters’ Association sostiene pienamente i punti sollevati dai nostri membri del Chelsea Supporters’ Trust. È assolutamente chiaro che la Premier League deve agire. Club, gruppi di tifosi, la polizia e la stessa Premier League hanno lavorato duramente negli ultimi anni per combattere il bagarinaggio. Non c’è alcuna scusa per il coinvolgimento di un proprietario di club in tale attività".

    Dall'entourage di Boehly non sono arrivate risposte in merito alla vicenda e alla lettera mandata dal CST all'amministratore delegato della Premier League, Richard Masters.
     

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    Il patron del Chelsea sarebbe un bagarino? Strano non abbia ancora comprato l'inda...

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