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Abramovich, è la fine dell'era dell'oro: non spende più per il Chelsea
EQUILIBRIO FINANZIARIO - La linea guida di Abramovich è completamente cambiata; ora il Chelsea agisce in modo più oculato sul mercato per mantenere in equilibrio il saldo tra entrate ed uscite. Nella stagione 2015-2016, in cui i Blues di Mourinho non hanno raggiunto grandi risultati sul campo, il bilancio tra acquisti e cessioni si è chiuso in sostanziale equilibrio, con soli 3 milioni di spese in più rispetto agli incassi. Anche in questa stagione il bilancio del mercato estivo, condotto da Abramovich in cooperazione con Antonio Conte, si è chiuso con un passivo di 20,8 milioni, relativamente pochi, rispetto al recente passato, in cui il russo non si era mai curato troppo dell'equilibrio finanziario del club che è diventato, oggi, una priorità.
PRIMA SI VENDE- La filosofia del nuovo Chelsea è chiara: prima di mettere a segno colpi importanti si deve vendere. E sul mercato possono finire anche i pezzi da novanta in caso di offerte irrinunciabili; un esempio chiaro è la sempre più probabile partenza a giugno di Thibaut Courtois, corteggiato da tempo dal Real Madrid. Il portiere belga è un pilastro della squadra di Conte, ma frutterà una somma importante al Chelsea che sta già pensando a Donnarumma ed Oblak per il futuro. Gli acquisti, quindi, ci saranno sempre, così come gli investimenti, ma il bilancio tra entrate ed uscite sarà tenuto in equilibrio.
OSCAR APRE IL MERCATO - Ecco perché i Blues, a gennaio, potranno tornare ad investire in modo importante grazie alla cessione di Oscar che ha portato 60 milioni di euro nelle casse del club. Abramovich è stato chiaro, basta follie sul mercato: il Chelsea punterà ancora ai migliori e il Chelsea resterà un club ambizioso, ma con un occhio attento al bilancio.