META' TAPPEZZIERE, META' CALCIATORE - Troppo vero, Riccardo da Terni, figlio di Ettore, un operaio metalmeccanico di una delle tante acciaierie del capoluogo umbro. Nella Manchester d'Italia, in pochi sfuggono al cliché: scuola, turno in catena di montaggio e Curva Est alla domenica, a sostenere la Ternana. Riccardo non ci sta: sin da subito inizia a manifestare la sua insofferenza per quel destino che sembra segnato, sin da subito dimostra di essere parecchio bravo con il pallone. A 20 anni però sembra finita: dopo gli esordi con la Virgilio Maroso, squadra del quartiere Borgo Rivo, dove abitava da piccolo, e la crescita con la formazione dei dilettanti dell'Amerina, Zampagna si guarda allo specchio e decide che di pallone non si può campare. Così durante la settimana monta e smonta le tende, guadagnando 800 mila lire al mese come lavorante nella tappezzeria di Giampiero Riciutelli e altrettanti dal presidente dell’Amerina