Che fine ha fatto? Scardina, dalla Juve e la sfida al Barcellona ai cocktail
LA JUVE, LIPPI, MONTERO E GASPERINI - Scardina nasce a Torino nel 1981: dimostra subito una buona qualità calcistica ed entra nel vivaio della Juventus, a soli 5 anni, per rimanerci fino a 19, sognando addirittura l'esordio in Serie A con la squadra della quale è tifoso sin da bambino. Indimenticabili le tre panchine in Champions League con la Vecchia Signora, ai tempi di Lippi, ma il destino per lui ha in serbo altro. Così comincia a girare per l'Italia e l'Europa, transitando per la massima serie greca a Salonicco, per la Serie A con il Chievo di Beppe Iachini, prima di finire a Huesca e stabilirsi in Spagna, terra dove abita tuttora. Difensore centrale di buona prestanza, ha come idolo il Pigna Paolo Montero, roccioso centrale della Juve dei record: l'uruguaiano lo ha aiutato nella sua giovinezza, dandogli consigli assennati con grande umiltà. Anche se il suo padre sportivo è l'uomo del momento, Gian Piero Gasperini, attuale tecnico dell'Atalanta che lo lanciò al Crotone, memore dei suoi trascorsi giovanili in maglia bianconera. Dopo dieci anni insieme alla Juve, la storica promozione in B con i pitagorici, prima della grande occasione a Verona, con il Chievo.
LA SPAGNA E QUELLA FOTO CON INIESTA... - Un'occasione andata però in fumo: Iachini, che lo apprezzava, viene esonerato e al suo posto viene chiamato Di Carlo, con il quale Francesco non riesce ad ingranare. Arriva quindi la chance spagnola, in terza divisione: meno stress, più qualità e una sfida epica in Coppa del Re, al Barcellona di Iniesta e Messi (assente in quella partita) nella cornice del Camp Nou, il sogno di tutti i bambini. Poco importa il risultato finale, con 7 reti subite e nessuna realizzata: la foto dell'inizio di quel match campeggia ancora sul cellulare di Scardina, con lui capitano del Huesca e Don Andres al suo fianco. Poi, un anno fa, la decisione di smettere, con la rescissione dopo un cambio di dirigenza, non prima di aver riconquistato la Serie B spagnola.
BAR-TENDER IS THE LIFE - E poi? Allenatore, dirigente o carriera in ufficio? Niente di tutto ciò: Scardina si iscrive ad un corso da bar tender, sfruttando anche la sua passione per la gente e le feste, e decide di intraprendere un tipo di carriera totalmente diversa da quella del calcio, a Siviglia, rimboccandosi le mani e lavorando duro, senza pensare alla possibilità di vivere di rendita. Certo, il campo a volte manca: l'ex difensore ha visto al Ramon Sanchez Pizjuan la partita della Juve contro il Siviglia, con una gran nostalgia del rettangolo verde. Ma la sua vita, ora, è dietro al bancone, a miscelare alcolici da servire proprio ai suoi ex colleghi, come riportano le sue parole a Corriere.it: "Quest’estate nella piscina del locale in cui lavoravo c’erano tanti giocatori del Siviglia. Il mio sogno adesso è aprire un chiringuito sulla spiaggia. A Ibiza, quando giocavo, non ci sono mai andato, vorrà dire che ci andrò dietro al bancone: credo sia un record". E quella famosa foto con Iniesta? "Sono un tipo scherzoso e quando la faccio vedere al bar, non ci crede nessuno". Prosit, Francesco!
@AleDigio89