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    Che fine ha fatto? Riise, da Liverpool e Roma con Gerrard e Totti al poker professionistico

    Che fine ha fatto? Riise, da Liverpool e Roma con Gerrard e Totti al poker professionistico

    • Alessandro Di Gioia
    Capello fulvo, potenza di tiro illegale e un carattere guascone, nonostante la provenienza nordica: John Arne Semundseth Riise nasce ad Ålesund, città della Norvegia nella contea di Møre og Romsdal a 230 chilometri da Bergen, nel 1980, e scopre ben presto di voler fare il calciatore. Soprannominato Thunderbolt per la potenza del calcio mancino, è il primatista di tutti i tempi per presenze con la maglia della nazionale norvegese e in carriera veste le gloriose maglie di Liverpool e Roma, al fianco di campioni come Steven Gerrard e Francesco Totti.

    IL TITOLO CON IL MONACO, IL LIVERPOOL E LA PASSIONE PER LE BELLE DONNE
    - Riise inizia la carriera in patria, con la squadra della propria città natale, nel cui settore giovanile entra a 15 anni, prima di debuttare a 17 nella massima serie norvegese. Terzino e all'occorrenza esterno dal gran fisico e dalla potenza inaudita, attira subito le attenzioni dei massimi club europei: la spunta il Monaco, che lo rileva e lo fa debuttare in Ligue 1 a soli 18 anni. Che sia un ragazzo prematuro lo dimostra alla grande la stagione seguente, quando con la maglia dei monegaschi si aggiudica da titolare la vittoria del campionato francese, a nemmeno 19 anni compiuti.Sembra l'inizio dell'idillio, ma quella dopo si rivela un'annata fallimentare, culminata con l'undicesimo posto finale in classifica. Il Monaco ha bisogno di fare cassa e decide di cedere Riise, considerato un pezzo pregiato del mercato estivo: è il Liverpool ad aggiudicarselo nella finestra di mercato del 2001, rilevandolo per 4 milioni di sterline e battendo la concorrenza del Fulham. Nel frattempo il norvegese si sposa e mette su famiglia, convolando all'altare con la modella connazionale Guri Havnevik. La passione per le donne belle e famose sarà una costante della sua vita, tanto che a 25 anni sale agli onori della cronaca norvegese per l'invio di sms a diverse protagoniste del mondo dello spettacolo, motivo per il quale viene ribattezzato "SMS Kongen", "re degli SMS".

    QUANTE VITTORIE INTERNAZIONALI! DAL BAYERN MONACO ALLA CHAMPIONS A ISTANBUL CONTRO IL MILAN - La carriera di Riise sulla Mersey si impenna: vince subito la Supercoppa di Lega e la Supercoppa Europea contro il Bayern Monaco al Louis II di Monaco, il suo ex stadio, nella quale mette a segno il suo primo gol con i Reds. La prima stagione è ottima, visto che il norvegese gioca con frequenza ed è spesso decisivo con le sue reti, come avviene ad esempio nel primo derby disputato contro l'Everton, nel sentitissimo match contro i rivali del Manchester United, quando realizza un magnifico gol su punizione, il suo marchio di fabbrica, e nel match contro l'Arsenal. Chiude la sua prima stagione in Inghilterra con 8 reti, una media ottima per un terzino, e l'anno seguente si ripete e conquista la Coppa di Lega con la maglia dei Reds, centrando la vittoria del terzo trofeo in due anni. Come avvenuto al Monaco però, quando le cose sembrano mettersi per il meglio il meccanismo si inceppa: la terza stagione al Liverpool lo vede scivolare nelle gerarchie dietro a Finnan e Carragher, così Riise perde spazio in squadra. Tutto però si sistema nella quarta annata, nella quale Riise macina prestazioni positive, torna a prendersi la titolarità ma soprattutto i Reds arrivano in finale di Champions League contro il Milan: a Istanbul il norvegese parte titolare, il Liverpool rimonta lo 0-3 del primo tempo in sei minuti arrivando ai rigori, dove sconfigge i rossoneri e si laurea campione d'Europa per la quinta volta, nonostante l'errore proprio di Riise dal dischetto. Anche la quinta stagione con la maglia rossa si apre conquistando un trofeo internazionale, la Supercoppa europea contro il CSKA Mosca, mentre si chiude con la vittoria dell'FA Cup contro il West Ham ai calci di rigore.

    LA FIORENTINA, LA RISSA CON BELLAMY E LE SCONFITTE CONTRO MILAN E CHELSEA - Dopo cinque anni, Riise sembra poter lasciare l'Inghilterra dato che in Italia lo vuole la Fiorentina: l'affezione ai colori del Liverpool però lo spinge a restare ancora, realizzando subito la rete decisiva nella Supercoppa di Lega contro il Chelsea. L'atmosfera in squadra è però tutt'altro che serena, visto che il norvegese arriva alle mani con il compagno gallese Craig Bellamy in ritiro. La squadra di Benitez è però una macchina europea e riesce ad arrivare ancora in finale di Champions, ancora contro il Milan: questa volta però la spuntano i rossoneri grazie alla doppietta di Inzaghi e Riise non può festeggiare a propria seconda Champions. La sua epopea Reds sta per finire: lo spazio in squadra è sempre minore, dopo l'arrivo del brasiliano Fabio Aurelio, e la sua autorete causa l'eliminazione nella semifinale di Champions League contro il Chelsea. A fine anno capisce che è il momento di salutare e passa alla Roma, che lo acquista per 5 milioni di euro.

    LA ROMA, IL BARCELLONA E L'AMICIZIA CON TOTTI - Secondo norvegese della storia giallorossa dopo John Carew, compagno di nazionale con cui aveva avuto modo di arrivare alle mani, a Roma Riise non parte bene: perde subito la Supercoppa italiana contro l'Inter, offre prestazioni non all'altezza a causa della scarsa attitudine difensiva e in inverno sembra già vicino al ritorno in Inghilterra, al Newcastle. Tuttavia il norvegese non molla e riesce a ristabilirsi assieme alla squadra, segnando due reti importanti in Serie A contro Inter e Milan (nel giorno dell'addio al calcio di Maldini) e venendo eliminato ai calci di rigore dagli ottavi di Champions contro l'Arsenal. La situazione personale poco felice lo condiziona, visto il divorzio e la citazione in tribunale del suo ex procuratore per truffa: il Barcellona mette gli occhi su di lui ma anche per le controversie della sua vita privata Riise sceglie di rimanere nella Capitale, dove disputa una grande stagione segnando in Europa League contro il Fulham del fratello Bjorn Helge, il gol decisivo a Torino contro la Juve che consente alla Roma di tornare a vincere a Torino dopo nove anni, ma non riesce a vincere nulla con la maglia giallorossa, anche se sviluppa un grande rapporto di amicizia con il capitano Francesco Totti, dopo quello avuto con Gerrard ai tempi di Liverpool.

    LA CHIUSURA TRA FULHAM, CIPRO, INDIA E NORVEGIA
    - Dopo tre stagioni in Italia, a 32 anni Riise decide di tornare in Inghilterra, al Fulham, per giocare con il fratello: la sua esperienza a Craven Cottage si rivela però tutt'altro che positiva, visto che dal buon fiuto per il gol e dalle scorribande in attacco che avevano caratterizzato le sue esperienze a Roma e Liverpool si ritrova ad occupare spesso la panchina e a fine anno retrocede nella serie cadetta Inglese. Decide dunque di chiudere la carriera tra Cipro, con la maglia dell'APOEL Nicosia, dove vince il titolo, e l'India, con i Delhy Dynamos, assieme a Malouda e Roberto Carlos, prima del ritorno in patria all'Aalesund. Riise lascia il calcio nel giugno del 2016, a 36 anni, salvo un'altra piccola parentesi in India, nel Chennaiyin, e in patria, nel Rollon.

    RIISE OGGI: IL POKER A LIVELLO PROFESSIONISTICO - Appena ritirato, accetta la carica di direttore sportivo della compagine maltese del Birkirkara, ma capisce subito che il calcio non è più il suo destino. Appassionato di poker, decide di fondare un team professionistico dopo aver reclutato una serie di players bravi al tavolo ma anche a livello social: "Saremo un team composto da quattro o cinque giocatori e probabilmente apriremo anche un canale Youtube. Sono stato incaricato di costruire la squadra di poker di Betsson, che viaggerà e parteciperà ai principali tornei in Europa e Las Vegas". Una nuova carriera dunque, per un uomo che sui campi da calcio non ha mai dimostrato di volersi abbattere o di mollare. ​

    @AleDigio89
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