Che fine ha fatto? Il Palermo di Guidolin: dalla Serie B alla Coppa Uefa
IL MIRACOLO DI FOSCHI, GUIDOLIN E TONI - Merito della sapiente opera del ds rosanero Rino Foschi e di un allenatore come Francesco Guidolin, in grado di allestire una squadra che non temeva confronti con nessuno e che si fregiò di numerosi risultati importanti: dal debutto casalingo, il ritorno della Favorita in Serie A, contro il Siena, deciso da Luca Toni, capocannoniere del precedente torneo e fresco di debutto con l'Italia, al pareggio contro l'Inter a San Siro nella seconda giornata, ancora grazie a un gol di Toni. Un Palermo che arriva alla prima sosta del campionato, a metà ottobre, imbattuto e con 9 punti in classifica: seguono i pareggi contro Fiorentina e a Torino, contro la Juventus di Del Piero, Trezeguet e Ibrahimovic. La prima sconfitta arriva solamente alla sesta giornata, in seguito a un doppietta di Mirko Vucinic, seguita però da altri risultati importanti, come i due pareggi contro Roma e Milan e la vittoria a Roma contro la Lazio. La prima parte del torneo per Guidolin e la squadra si chiude al quinto posto, con un piazzamento che varrebbe l'ingresso in Europa.
LA UEFA CON CINQUE FUTURI CAMPIONI DEL MONDO - Il girone di ritorno inizia ancora meglio, con successi contro avversarie più quotate, come Fiorentina, Juventus e Roma, confermando lo stato di forma di una neopromossa che raggiunge la salvezza con grandissimo anticipo, completando con i pareggi finali contro Milan e Lazio i 53 punti il raggiungimento della sesta posizione, che vale il primo storico ingresso ad una competizione europea, la Coppa Uefa appunto, e il primato del minor numero di sconfitte in un campionato, solamente 9. La media di 33mila spettatori al Renzo Barbera e i 20 gol realizzati da Luca Toni rendono ancora più dolce l'epilogo di un campionato da raccontare ai nipoti, per i tifosi rosanero. Il merito è quello di avere, con un mercato oculato, portato a casa calciatori importanti come Andrea Barzagli del Chievo, Cristian Zaccardo del Bologna, Simone Barone del Parma e Franco Brienza del Perugia, oltre alla presenza in rosa di gente come Grosso, Corini, Zauli e Toni: cinque di loro si laureeranno campioni del Mondo con l'Italia due anni dopo. Ma vediamo dunque che fine hanno fatto tutti i protagonisti di quella storia impresa a tinte rosanero:
CHE FINE HANNO FATTO?
PORTIERI:
Nicola Santoni: coordinatore dell'attività dei preparatori dei portieri del settore giovanile del Ravenna.
Matteo Guardalben: imprenditore, uscito dall'ambito calcistico.
DIFENSORI:
Cristian Zaccardo: gioca nell'Ħamrun Spartans, nella prima divisione maltese.
Christian Terlizzi: ha fondato una scuola-calcio a Palermo, chiamata "New Team", e collateralmente gioca nel Paceco, altra squadra siciliana promossa in Serie D.
Fabio Grosso: allenatore del Bari, in Serie B.
Pietro Accardi: direttore sportivo dell'Empoli.
Giuseppe Biava: tecnico della formazione Berretti dell'AlbinoLeffe.
Kewullay Conteh: gioca nella Ghisalbese, in Promozione.
Andrea Barzagli: gioca nella Juventus.
Michele Ferri: gioca nel Varese, in Serie D.
CENTROCAMPISTI:
Stefano Morrone: tecnico della Berretti del Sassuolo.
Eugenio Corini: allenatore attualmente svincolato, dopo l'esonero dal Novara.
Simone Barone: allenatore dell'Under 16 della Juventus.
Mario Santana: gioca nella Pro Patria, in Serie D.
Mariano Gonzalez: gioca nelll'Huracan, in Argentina.
Cristian Raimondi: collaboratore tecnico dell'Atalanta.
Massimo Mutarelli: assistente di Luigi Di Biagio nella nazionale italiana Under-21.
Andrea Gasbarroni: gioca nel Bra, in Serie D.
ATTACCANTI:
Ernesto Farias: gioca in Colombia, nell'América da Cali.
Luca Toni: ha appena preso il patentino per diventare allenatore e svolge anche il ruolo di commentatore televisivo.
Lamberto Zauli: tecnico della squadra Primavera dell'Empoli.
Davide Possanzini: vice allenatore di Roberto De Zerbi al Benevento.
Franco Brienza: gioca nel Bari, in Serie B.
@AleDigio89