Redazione Calciomercato
Champions League: cosa serve a Inter, Milan, Juventus e Atalanta per arrivare tra le prime 8
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Dal 3° fino al 18°esimo posto del Celtic, tutte le squadre sono certe di poter giocare come minimo il playoff: tra queste, naturalmente, anche Inter, Milan, Atalanta e Juventus.
Dalla 19a piazza del PSV Eindhoven alla 27a dello Shakhtar Donetsk, ci sono 6 posti al playoff per 9 squadre. Tre di questo gruppo resteranno fuori: al momento una di queste è clamorosamente il Manchester City di Guardiola.
Dal 28° posto del Bologna in giù, sono tutte eliminate. Nelle prime 8 che vanno direttamente agli ottavi si potrebbe entrare, almeno teoricamente, anche con 15 punti. La quota più plausibile è comunque quella dei 16 punti, ma decisiva sarà la differenza reti.
Questi i numeri e la situazione a una giornata dalla fine della prima edizione della fase a girone unico della Champions League, con una contemporaneità che la prossima settimana darà il via a 90 minuti certamente adrenalinici. E sarebbe anche l'ora. La rivoluzione della UEFA ha infatti aperto a un finale frizzante, figlio però di almeno 4 giornate completamente anestetizzate. Considerazioni su cui ognuno, vivaddio, potrà farsi la propria opinione. Nel mentre, allora, proviamo a fare il punto sulle quattro squadre italiane rimaste in corsa prima dell'ultima giornata.
INTER: È SOSTANZIALMENTE FATTA - La vittoria a Praga firmata Lautaro Martinez ha in sostanza chiuso i conti. I nerazzurri non sono ancora matematicamente certi di un posto tra le prime otto, ma la logica porta a essere ottimisti. Nel match-day 8 arriverà a San Siro un Monaco che può puntare a identico traguardo dei nerazzurri. Alla squadra di Inzaghi però basterà un pareggio, anche se paradossalmente persino la sconfitta - guardando ai risultati delle altre - potrebbe valere direttamente gli ottavi. Il percorso dell'Inter ha fin qui detto che i nerazzurri segneranno anche meno delle altre big - solo 8 gol fatti - ma al tempo stesso sono la formazione difensivamente più solida d'Europa: con un solo gol subito infatti la squadra di Inzaghi è la miglior difesa delle 36 di Champions. Se volete, anche questa, una sorta di indicazione su quanto altamente probabile sia che alla fine l’Inter faccia parte del G8 del calcio europeo. Questa solidità, infatti, difficilmente mente.
MILAN, CHE RINCORSA… MA VIETATO DISTRARSI ORA - I rossoneri hanno rigirato un avvio complicatissimo, rinascendo proprio da quella notte di Madrid dopo le sconfitte iniziali con Liverpool e Bayern Leverkusen. Un percorso di 5 vittorie consecutive che è valso i 15 punti attuali, bottino incrementato nonostante qualche tremolio visto anche col Girona a San Siro. Per andare agli ottavi però i rossoneri dovranno ancora fare punti e lo dovranno fare a Zagabria, dove con 8 punti la Dinamo è l'ultima squadra matematicamente ancora in corsa per sperare nel playoff. Ai croati però servirà necessariamente un successo e dunque i rossoneri si troveranno sicuramente davanti una squadra combattiva. Insomma, la situazione è buona ma per il famigerato sigaro di Conceiçao tocca passare indenni dalla trasferta di Zagabria. Meglio ancora con i 3 punti, considerando la non eccezionale differenza reti dei rossoneri di +4.
ATALANTA: NONOSTANTE TUTTO SERVE UN ALTRO COLPACCIO - Tra le italiane la Dea ha fatto vedere probabilmente il miglior calcio e la testimonianza è anche in quel +14 alla voce differenza reti gonfiato dopo il roboante 5-0 sullo Sturm Graz. Un rapporto gol fatti/gol subiti superiore persino a quello del Liverpool capolista; e inferiore di una rete solo al Barcellona, squadra che andrà a incrociare la Dea in trasferta nell'ultima giornata. Da capire le ambizioni dei catalani, già certi di un posto agli ottavi; ma con 14 punti ai bergamaschi potrebbe non bastare persino un pareggio. Il rammarico per Gasperini è per una prima giornata dove aveva dominato l'Arsenal, sbagliando un rigore con Retegui; per la serata maledetta di Bergamo contro il catenaccio del Celtic (0-0); così come, di nuovo, per il gol sbagliato da Retegui all'ultimo secondo del match giocato alla pari col Real Madrid. Mancano insomma quei tre/quattro punti che avrebbero messo la Dea laddove la sua differenza reti dice che dovrebbe stare: insieme alle prime della classe, Liverpool e Barcellona. Il paradosso, invece, è che nonostante questi numeri e prestazioni, se non farà bottino pieno a Barcellona l'Atalanta si ritroverà a giocare il playoff.
JUVENTUS, A BRUGES UN AUTENTICO SUICIDIO - Nella settima giornata hanno perso Aston Villa, Bayer Leverkusen, Lille, Brest, Bayern Monaco e Borussia Dortmund, tutte squadre che stavano davanti ai bianconeri. Un'opportunità di platino che la Juventus ha gettato alle ortiche in quel di Bruges, creando pochissimo e suicidandosi con Gonzalez sull'unica - ma enorme - palla gol costruita. Un gol e tre punti che sarebbero significati per i bianconeri il passaggio dal 17° posto attuale all'8°, ossia l'ultimo buono per evitare il terno al lotto del playoff. Un ottavo posto che la Juventus avrebbe potuto difendere nell'ultima giornata da padrona del proprio destino, in casa, contro il Benfica. Come andrà a finire non si sa, con le previsioni di incastro degli ultimi 90 minuti francamente impossibili per una squadra nel mezzo e che può ancora finire ovunque. Quel che si sa però è dov'è la Juve oggi e con chi giocherebbe: al playoff contro il Real Madrid, con ritorno al Bernabeu. Occhio infine anche a questo dettaglio: terminare tra il 15° e 18° posto, anche in caso poi di successo nella doppia sfida di playoff, darebbe in dote agli ottavi di finale la prima o la seconda qualificata della fase a girone unico: a oggi una tra Liverpool e Barcellona. Insomma: a Bruges davvero un affarone dei bianconeri…
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Commenti
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ma gli interisti che facevano i merli, voi avete perso col liverpool noi siamo riusciti a pareggi...