Cessione Sampdoria, Vialli alla stretta finale: Ferrero si è convinto
"La stretta finale", così titola oggi La Gazzetta dello Sport, rivelando che il comunicato ufficiale diramato da Ferrero avrebbe avuto come fine quello di allentare la pressione invitando la controparte a rendere nota la sua offerta, senza correre il rischio di violare il patto di riservatezza, considerando che la richiesta arrivava dallo stesso Ferrero. Il patron ha sempre tenuto fisso un prezzo dall'inizio delle trattative, ossia i 100 milioni che rappresentano il cosiddetto 'enterprise value', il valore reale della Sampdoria. Ferrero aveva considerato irricevibile la prima proposta da 45 milioni, ma l'intervento di Edoardo Garrone - sollecitato dalla piazza - aveva sbloccato la situazione. Da maggio ad oggi infatti l'offerta del gruppo Vialli sarebbe praticamente raddoppiata: 45 milioni cash, più una ventina legata ai risultati sportivi nei prossimi due anni, più un bonus legato alle plsuvalenze di Anderse e Praet. Ad integrare il tutto, il 'prestito' da una dozzina di milioni garantito da Garrone, in accordo con la sua famiglia, al gruppo Vialli. La cifra garantirebbe alla cordata di Dinan e Knaster di avvicinarsi a quota 90, trovando un punto di caduta positivo per tutti.
La sensazione è che la richiesta di Ferrero di 'uscire allo scoperto' sia volta a far aumentare la partecipazione all'ex presidente Garrone, in modo da chiudere in fretta la trattativa anche soltanto avvicinandosi ai famosi 100 milioni. La grossa parte di documentazione burocratica sarebbe anche già pronta, servirebbe soltanto il 'sì' di Ferrero che aspetta l'ultimo sforzo da parte del gruppo Vialli per uscire di scena, anche se Dinan e Knaster non sembrano intenzionati ad aumentare ancora la proposta. La cordata di CalcioInvest LCC comunque sarebbe rimasta l'unica in lizza: secondo il quotidiano sarebbe scaduta da 48 ore la prelazione a favore di Aquilor, che non ha avanzato nuove offerte.