Cessione Sampdoria, l'epicentro è New York: calma piatta e guerra di cifre?
Secondo l'edizione genovese de La Repubblica le parti avrebbero semplicemente rallentato per portare avanti le proprie riflessioni con calma: i potenziali acquirenti dovrebbero capire se formulare un'offerta più alta di quella ipotizzata (e mai presentata a Ferrero), quindi superiore ai 100 milioni, mentre il patron blucerchiato starebbe studiando se abbassare un po' le sue richieste per il club: attualmente la valutazione del Viperetta si attesterebbe sui 140 milioni di euro.
Proprio la differenza tra le valutazioni comporterebbe il principale ostacolo ad un possibile passaggio di mano. Il fondo americano però avrebbe intenzioni piuttosto serie, vedendo nella Sampdoria il potenziale apripista per alcuni investimenti sul territorio genovese. L'impressione è che si vada per le lunghe, avendo come orizzonte temporale tutto il mese di marzo: secondo il quotidiano alcune fonti vicine sia al club che ai compratori sosterrebbero di essere ancora in una fase embrionale, senza essere ovviamente arrivati alla due diligence, l'analisi dei conti da parte dei compratori.
Peraltro ci sarebbe anche già stato un altro incontro, dopo quello celebre di qualche settimana fa con Romei a Londra, soltanto che questa volta come location sarebbe stata scelta New Yok. A darsi appuntamento alcuni rappresentanti del fondo molto vicini al fondatore Dinan (che sarebbe particolarmente appassionato all'affare perchè uomo di sport) e altri emissari vicini al presidente Ferrero. Figura chiave, ovviamente, resta quella di Fiorentino, vero collante tra la Samp e lo York Capital.
