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Fiorentino tra la Sampdoria e York Capital nella trattativa per la cessione
I primi contatti risalgono infatti al 2016. All'epoca Fiorentino era amministratore delegato della Carige, dopo che l'azionista di maggioranza dell'istituto genovese Malacalza aveva sfiduciato il precedente dirigente Bastianini. Fiorentino era stato chiamato in seguito alla sua esperienza con Unicredit, durante la quale aveva anche curato, in qualità di vicepresidente, la cessione della Roma a Pallotta. Uno dei compiti più delicati e importanti per il banchiere napoletano appena approdato in Carige fu quello relativo ai crediti deteriorati. Per 'credito deteriorato' si intende una cifra concessa dalla banca ad alcune imprese rivelatesi in seguito incapaci di restituire l'importo nei tempi e nei modi prestabiliti.
Fu in quel momento, secondo la ricostruzione de La Repubblica, che Fiorentino entrò in contatto per la prima volta con York Capital. Alcuni esponenti del fondo lo avvicinarono per valutare alcune posizioni critiche nei confronti di Carige, ad esempio quella del Parco Scientifico e Tecnologico degli Erzelli, che coinvolgeva un credito incagliato di circa 200 milioni. Altre fonti invece parlano anche della Marina di Sestri, uno dei porti turistici di Genova. Alla fine non se ne fece nulla, Fiorentino fu sfiduciato da Malacalza ma il contatto tra l'attuale vicepresidente della Sampdoria e gli uomini d'affari americani sarebbe rimasto solido, e avrebbe condotto alla recente manifestazione di interesse nei confronti dei blucerchiati.