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    Cessione Sampdoria, dentro o fuori: da Barnaba a Mincione e Zanetti, ora la mossa finale

    Cessione Sampdoria, dentro o fuori: da Barnaba a Mincione e Zanetti, ora la mossa finale

    Il comunicato diramato ieri dalla Sampdoria esprime un messaggio ben chiaro: il tempo dei giochi e delle strategie adesso è finito, i soggetti realmente interessati a mantenere la continuità del club devono fare la loro mossa. L'assemblea, convocata per il 26 e il 29 maggio,  ha un ordine del giorno volutamente vago, "Operazioni sul capitale - delibere inerenti e conseguenti. Modifiche statutarie - delibere inerenti e conseguenti" in modo tale da lasciare libertà di azione. Se non succede nulla entro il 29, lo spettro della liquidazione giudiziale si fa più inquietante anche perché il 30 vanno saldati gli stipendi.

    Grazie all'articolo 57 del codice della crisi d'impresa, la massa debitoria della società blucerchiata, dopo l'omologa del tribunale, si andrebbe a ridurre di circa il 50%, ma tale soluzione è comunque inutile senza un investitore. Eventuali soggetti interessati devono necessariamente presentare adesso un piano, sotto qualsiasi forma (bond, ricapitalizzazione, acquisto). Importante farlo il prima possibile. 

    I nomi che circolano sono sempre gli stessi: Barnaba, che è stato conosciuto anche da Bissocoli e in qualità di piccolo azionista potrebbe essere presente di persona all'assemblea, il Wrm Group di Mincione il fondo Cerberus e Zanetti/Baraldi. Secondo Il Secolo XIX, resta sempre sullo sfondo la figura di Garrone, perché tutti i soggetti interessati si aspettano comunque l'appoggio di Garrone.

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